La partita del “San Nicola” fra Bari e Como si gioca in anticipo di diversi giorni. Ci sono le immancabili premesse del campo, dove la squadra pugliese deve a tutti i costi sfruttare il turno interno per non perdere contatto dal Genoa e da quel secondo posto che vuol dire promozione diretta, anche se il Como, sospeso in quel limbo di metà classifica non può regalare niente se non si vuol complicare la vita o magari sognare a sua volta di agganciare il treno dei playoff.

Al di là delle questioni puramente calcistiche però, la vigilia è stata tormentata anche dai soliti deliri dei vari organi di controllo, che hanno lungamente tenuto in bilico la vendita dei biglietti del settore ospiti fino a quando, come ha spiegato il gruppo Como 1907 in una nota, gli stessi tifosi lariani hanno detto basta a questo tira e molla chiamandosi fuori dalla trasferta, che diveniva sempre più difficile da organizzare, dal punto di vista logistico, man mano che passavano i giorni e lo stallo non veniva meno.

Nel settore ospiti dunque, presente solo una sparuta rappresentanza ospite. Nel complesso i pochi presenti hanno raramente accennano a qualche coro che, in un catino così ampio e dispersivo, a fronte di un’importante presenza avversaria, è stato oltretutto impossibile sentire.

Anche in quest’occasione, bella la Curva Nord. Nonostante la squadra non abbia dimostrato la grinta necessaria per prendersi quei tre agognati punti, la tifoseria barese ha cercato in tutti i modi di spingere gli undici in campo, con l’intento di convincerli a credere non solo al raggiungimento dell’obiettivo piccolo sul breve percorso, ma anche a quello più ambizioso e a lungo termine che si chiama Serie A. Difficile ma non impossibile.

Massimo D’Innocenzi