Nei miei più macabri ricordi calcistici non credo ci sia mai stato alcun confronto, come d’altronde avverrà in buona parte delle sfide di questa stagione, con compagini del profondo sud calabro-siciliano che non fossero ovviamente compagini storiche quali Palermo, Reggina, Messina, ecc.

La tifoseria granata, nei miei ricordi ultras meno offuscati rispetto a quelli calcistici, sobbalza alla memoria nelle pagine del mitico “Supertifo”, rivista iconografica sul movimento ultras in Italia e in Europa. Non c’era numero in cui mancasse uno scatto di questa tifoseria, sempre presente nei campetti polverosi in cui si barcamenava la loro compagine.

Ho aperto un cartone in cui conservo gelosamente quegli epici vecchi numeri della rivista per ricostruire mentalmente il passato di questa tifoseria, la mia attenzione si è in particolare fissata su un numero nemmeno troppo vecchio, datato 2000, in cui mi è saltato all’occhio uno striscione di quegli anni molto simile a quello degli “Ultras Locri 1992” visto anche in quel di Bari. Forse lo stesso, forse ritoccato, forse rifatto nuovo ricalcando lo stesso stile. Questo alla fine non è importante: come ho potuto constatare, aprendo questa piccola bibbia del tifo, quello che conta è che si possano confrontare foto diverse della stessa tifoseria pur in epoche diverse, cioè che quella tifoseria ci sia sempre stata e che ancora ci sia a distanza di anni.

Numericamente non si smentiscono nemmeno questa volta. La loro passione è rimasta immutata negli anni e nelle generazioni. Sicuramente il fascino del San Nicola ha spinto per curiosità parecchia gente della zona a muoversi: difficilmente avranno più occasione di fare un’altra trasferta a Bari, salvo coincidenze e casi eclatanti come il fallimento dei pugliesi di quest’estate e ingrandendo le foto, infatti, oltre alla presenza del solito zoccolo duro, si può notare quella di tante famiglie al seguito. Vedere un settore ospiti così bello pieno, fa comunque sempre bene, soprattutto in queste categorie dove difficilmente si raggiungeranno altri o simili exploit quantitativi.

Inizialmente gli ospiti offrono persino una coreografia, composta di bandierine e dallo striscione “Ostinatamente al tuo fianco”, dopo di che offrono una prova mediamente buona, ma onestamente non eccezionale. Gli ultras, sempre attivi, si fanno sentire, ma molto spesso non sono seguiti dal resto del pubblico che preferisce guardare la partita. Questo divario, questo scollamento fra le due parti resta evidente ed influenza l’andamento di tutto il loro tifo di giornata. Si fanno comunque apprezzare per le bandiere sempre al vento, però dopo la prima mezzora davvero buona, nel proseguo del match raramente riusciranno a farsi sentire in maniera altrettanto netta. In tutto ciò, anche il risultato negativo già dai primi minuti, condiziona non poco il loro secondo tempo incolore.

Guardando al resto del San Nicola, come nelle altre recenti occasioni lo stadio presenta vistosi vuoti, anche in curva. L’orario, 14:30, la pioggia e il vento iniziali influiscono molto sull’impatto iniziale della Curva Nord. Piano piano però prende forma la concretezza e la compattezza classiche di questo settore, da ciò scaturisce una prova sicuramente dignitosa, fatta di colore e sostegno per tutti i 90 minuti. Questa Serie D sembra una formalità da certi punti di vista: la partita non ha storia in campo e la festa sugli spalti si sente, seppur ovviamente ci sia una certa differenza rispetto ai recenti fasti calcistici. Ultima curiosità a margine: sia in curva nord del Bari che nel settore ospiti viene esposto uno striscione per “Gitano”, storico ultras reggino del Cucn.

Massimo D’Innocenzi