Zemanta Related Posts ThumbnailDi fronte a tanta merda, noi scegliamo il silenzio. Scegliamo il silenzio perchè non possiamo definire in alcun modo le chiacchere che sentiamo su Salernitana-Nocerina in questi giorni, e ben conoscendo la capacità di certi signori di manipolare la realtà (ci siamo passati anche noi) non crediamo in alcun modo alle minacce di morte che gli ultras nocerini avrebbero rivolto ai propri giocatori per non scendere in campo a Salerno.

Crediamo invece che ci sia qualcuno che si è rotto il cazzo di soprusi e vessazioni, e che abbia voluto boicottare questo sistema con i mezzi che aveva a disposizione, che abbia voluto dire “io non ci sto!” e scendere dal carrozzone. Ora chiaramente per queste persone si pretende la forca, si parla di radiare la Nocerina dal campionato, si emettono daspo per chi ha noleggiato un aereo facendolo volare sopra l’Arechi con scritto “Rispetto per Nocera e gli ultras!”. Insomma siamo alla follia. Si avete capito bene, i folli non siamo noi ultras che viviamo di una passione, ma voi che questa passione cercate di reprimerla in tutti i modi. I folli sono quelle persone che pendono dalle vostre labbra e non si pongono il minimo dubbio sulla vostra versione dei fatti dopo vent’anni di repressione e sei leggi speciali FAL-LI-MEN-TA-RI contro gli ultras.

Per la cronaca, gli ultras nocerini sono tutti o quasi possessori di tessera del tifoso. Si, avete capito bene, proprio quello strumento che tre anni fa dicevate che “ci avrebbe consentito di andare sempre in trasferta anche in concomitanza con limitazioni ai tifosi ospiti”, e che ci ammonivate che “dovevamo sottoscriverla se non avevamo nulla da nascondere”. Bene, ai tifosi nocerini provvisti di tessera del tifoso è stato vietato un loro diritto, ovvero seguire il derby a Salerno. E per una volta i loro beniamini, i calciatori, hanno deciso di prendere posizione contro un divieto assurdo, anticostituzionale, fuorilegge.

Quanto successo a Salerno è il fallimento finale della tessera del tifoso, chissà cosa direbbe il nostro “caro” assessore Zampieri, da sempre fervido sostenitore della tessera. Ma francamente, il suo parere non ci interessa minimamente… La realtà è una sola: avete rotto il cazzo cari signori, è ora che qualcuno ve lo dica chiaro e tondo!

Per la cronaca, in questi giorni si celebra l’anniversario della morte di Gabriele Sandri, tifoso laziale ucciso in autogrill da un agente della Polstrada sei anni fa mentre si recava in trasferta a Milano con i suoi amici. Proprio sabato a Reggio Calabria ci è stato impedito di esporre uno striscione “Gabriele Presente”. Lo stato italiano deve continuare ad insabbiare la sua morte, motivo di grande imbarazzo per loro. Come del resto, debbono insabbiare la verità sul fallimento della tessera del tifoso e di tutto l’apparato repressivo che hanno messo in piedi.

La loro responsabilità cercheranno sempre di scaricarla su di noi tifosi, però poi quando qualcosa si inceppa nei meccanismi (come successo a Salerno domenica) vanno in crisi totale. E’ sempre un piacere essere i granelli di sabbia nei loro ingranaggi, è sempre un piacere vedere il loro CONTINUO FALLIMENTO nel tentativo di debellare l’unico vero movimento di aggregazione giovanile degli ultimi sessant’anni in Italia. E ben venga il fatto di essere dalla parte del torto, se la ragione sono loro!

[Fonte: Tribuna Fattori]