Grazie a diverse promozioni e alla presenza di varie scuole calcio della provincia, già almeno un’ora e mezza prima dell’inizio Curva Bulgarelli è piena per quasi la metà per accogliere Kenneth Andersson, ex giocatore del Bologna della meta anni ’90, stesso periodo in cui militò anche il suo connazionale Klas Ingesson, scomparso nel 2014 per un mieloma all’età di 46 anni: insieme vinsero una Coppa Intertoto.

Al momento del suo ingresso in campo la curva offre una vera ovazione seguita da tanti applausi. Spicca il coro “Dalla Svezia è arrivato il nostro goleador, Andersson, Andersson, Kenneth Andersson…” che dura per alcuni minuti.

Dopo viene ricordato, con diversi cori, anche Ingesson. Un tifoso riesce a passare in campo un bandierone raffigurante il giocatore svedese che, fra applausi, cori e foto di rito, viene sventolato da Andersson.

Buona la presenza globale al Dall’Ara, che si attesta sui 20.000 spettatori.

La Curva Bulgarelli (esaurita da giorni) si prepara ad accogliere l’entrata dei giocatori con un paio di fumogeni rossoblu. Come ormai capita da diverse partite, tutti i vessilli sventolano con continuità per i primi due minuti, assieme ad una fitta sciarpata.

Per il resto il tifo è da considerare lodevole, vista anche la sconfitta.

Buona la presenza bergamasca (1.500 tifosi circa al seguito), costituita solamente da affiliati ai club e qualche elemento della Curva Sud. La Curva Nord non è presente, sempre a causa del boicottaggio della tessera del tifoso.

Per i nerazzurri una buona sciarpata ad inizio partita con diverse pezze a due aste. La maggior parte dei tifosi presenti indossa un bomber di colore blu.

Riguardo al tifo, al netto dell’assenza degli ultras, è abbastanza discreto, concentrato soprattutto sulle offese contro i bolognesi. Grazie al successo, anche l’incitamento alla squadra è costante, specie col passare dei minuti.

Fabio Bisio.