Al “Città degli Ulivi” di Bitonto, i padroni di casa neroverdi affrontano il Fasano nella prima semifinale playoff del Girone H del Campionato Nazionale Dilettanti. Appendice calcistica della stagione regolare che serviva a ben poco in passato, tanto meno quest’anno.

Con il nuovo regolamento relativo ai ripescaggi varato dalla Lega di Serie C infatti, l’ordine prioritario è stato invertito con le retrocesse che precedono gerarchicamente le squadre nella graduatoria varata dalla Lega D dopo i playoff. Una vera truffa perpetrata in corso d’opera a danno di chi, nonostante queste gare, vede assottigliarsi ancora di più la speranza di calcare palcoscenici più prestigiosi, speranza che tra le altre cose potrebbe riportare in auge squadra con un certo blasone quali Cavese, Sambenedettese, Arezzo, ecc. e risultare una risorsa anche per la stessa Lega Pro.

Seppur il ripescaggio sia una pratica storicamente controversa e non sempre serenamente accettata da tutti i tifosi, lo stillicidio annuale di compagini a seguito di fallimenti richiede comunque di attingere a questa possibilità per completare gli organici e preservare la regolarità e la continuità dei campionati, ragion per cui davanti alla resa dei conti anche le stesse tifoserie, molto spesso, finiscono per fare buon viso a cattivo gioco, talvolta persino festeggiando il ripescaggio.

Ma torniamo alla gara odierna che vede affrontarsi le due pugliesi finite rispettivamente terza e quarta in campionato, precedute dal vittorioso Cerignola e dalla sorprendente compagine lucana del Francavilla in Sinni, opposta nell’altra semifinale alla Nocerina, tutte formazioni che, almeno stando alle dichiarazioni delle società, ci tengono a vincere tali gare forse più per la gloria e per imprimere una mentalità vincente che non per – come detto – la labile possibilità di promozione.

Se i padroni di casa possono contare sull’apporto dei propri tifosi, ai biancoazzurri ospiti viene vietata la trasferta, assenza che si aggiunge alle già scarse motivazioni di questa gare e che, sommata alla disputa infrasettimanale e alla rovente temperatura meteorologica, porta alla gara non più di 500 spettatori.

Nei primi 30 minuti il gioco stagna sostanzialmente a centrocampo, mentre gli ultimi 15 permettono al Bitonto, con un uno-due micidiale firmato Santoro e Lattanzio, di mettere quasi virtualmente in cassaforte il passaggio del turno, considerando che agli ospiti occorrono altre tre reti per la disputa della finale.

Nel mentre la tifoserie di casa, sostenuta da una ventina di volenterosi, dedica un sostegno incessante alla propria squadra ma soprattutto cori agli odiati rivali fasanesi, pur essendo gli stessi assenti del loro tifo organizzato.

La ripresa conserva lo stesso refrain dei primi quaranticinque minuti, con il Fasano votato all’attacco e ben quattro punte nello schieramento, nella speranza di trovare la via d i quella rete che però non arriva, mentre gli Ultras di casa provano a coinvolgere tutto il resto dello stadio con scarsi risultati.

A due minuti dalla fine il Fasano trova il goal del due a uno, che risulterà poi il punteggio finale, con un colpo di testa del maliano Camara. Dunque i padroni di casa raggiungono in finale il Francavilla in Sinni, vittorioso due a uno sulla Nocerina, gara che si disputerà domenica al “Fittipaldi” della cittadina lucana.

A fine gara festa sotto il settore dei locali per la squadra neroverde che, pur partita come una delle pretendenti alla vittoria finale, si è dovuta ridimensionare in corso d’opera e spera quindi di riequilibrare con un positivo finale le sorti di una stagione in cui hanno dovuto poi cedere allo stradominio del Cerignola. Per i biancoazzurri di casa, in assenza della propria tifoseria, l’amarezza per il risultato finale è ampiamente mitigata dall’accoglienza al loro ritorno dove cori e fumogeni dei tifosi hanno inteso ringraziarli per la stagione appena conclusa e che è comunque andata oltre le più rosee aspettative.

Foto di Riccardo Dibiase
Testo a cura della Redazione