L’ultima gara della prima giornata si gioca il lunedì sera al “Dall’Ara” di Bologna dove i padroni di casa si incontrano con il Milan. Poco più di 30.000 gli spettatori presenti con la scorta di biglietti messi in vendita che sono andati letteralmente esauriti in pochissimo tempo, arrivando a un migliaio di posti dalla capienza massima attualmente prevista.

La curva di casa piena in ogni ordine di posto, inizia con la consueta sciarpata seguita dall’accensione di torce e fumogeni che coprono tutto il settore anche grazie al supporto di tutte le bandiere che sventolano alte per alcuni minuti.

Prima del fischio d’inizio viene osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di mister Carlo Mazzone, in diverse occasioni sulla panchina del Bologna, la migliore nella stagione 1998-98 quando vinse la coppa Intertoto e perse due semifinali in Coppa Uefa contro il Marsiglia e in Coppa Italia contro la Fiorentina non senza la solita coda di veleni e polemiche che non sono mai mancate nella quasi quarantennale carriera del tecnico romano. Nel silenzio più totale, due lunghi striscioni ricordano Mazzone e quel pezzo di calcio e di storie che porta via con sé, religioso raccoglimento rotto infine da un lungo applauso che coinvolte tutti i presenti.

La partita vera e propria inizia con una Curva Costa sempre attiva così come per tutto il resto dell’incontro, caratterizzato soprattutto da battimani e cori di ogni genere che si susseguono fino al termine quando, pur sconfitti, un convinto applauso ringrazia i ragazzi in campo per averci messo tutto il proprio impegno.

Venendo al settore ospiti, lo stesso si presenta praticamente pieno già almeno un’ora prima della gara. Sono circa 2.500 i tagliandi venduti per lo spicchio di Curva San Luca dedicata ai tifosi rossoneri, anche se sono tantissimi quelli sparsi in tutti gli altri settori, tanto che in occasione dei goal ci sono stati diversi momenti di tensione comunque subito sedati dalla sicurezza.

Nel settore milanista, per circa venti minuti campeggia in balaustra uno striscione contro il caro biglietto che propone di fissare un prezzo per i settore ospiti. In tal senso si è per esempio già mossa la Juventus che ha fissato il prezzo per i tifosi avversari allo stadio a 40 più prevendita che portano il totale a 45 euro: considerato che gli anni prima i prezzi erano “dinamici” e cambiavano in base all’entità dell’avversario, c’erano sì gare dove vi si pagava di più ma anche altre che costavano decisamente meno; considerando la media dei biglietti, alla fine dunque la Juve ci ha guadagnato, facendo i suoi interessi e non di certo quelli dei tifosi delle altre squadre. Detto questo si capisce che al di là del prezzo fisso, l’urgenza è quella di prezzi che siano davvero popolari.

Nel settore milanista gli stendardi sono tantissimi e offrono una bella macchia di colore, grazie anche ai diversi bandieroni che offrono inoltre una sensazione di partecipazione, accentuata in maniera impressionante quando tutti i presenti alzano le mani al cielo per accompagnare i cori. Anche il loro tifo canoro è sempre attivo e vede anche qualche torcia accesa, sfottò contro l’Inter e contro la squadra di casa, mentre al novantesimo accolgono la squadra sotto il settore con un lungo applauso che si impone per 2-0, ottimo modo per cominciare la stagione.

Luigi Bisio