Non è un bel periodo a Bologna, la squadra ha attraversato una lunga crisi tecnica e di risultati che ha alimentato malumori e polemiche. Tra le tante, anche quelle alimentate a mezzo stampa sulla vita notturna dei calciatori, nel quadro di un più ampio e mai amorevole rapporto fra la categoria dei giornalisti e i tifosi, ancor più gli ultras. Da qui è nato lo striscione incriminato, esposto in Curva Bulgarelli durante la gara contro il Chievo: “Giornalisti infami. Silenzio stampa anche domani”. L’Ordine dei Giornalisti ha inteso censurare l’accaduto denunciandolo alla questura anche se poi, di cosa stiamo parlando? Cosa dovrebbe fare la questura, punire e perseguitare un’opinione per quanto dai toni forti? C’è stato un seguito a queste parole? Minacce fisiche? No. Per cui resta l’amara sensazione che invece di buttare acqua sul fuoco qua si stia buttando benzina. Gli ultras, onestamente, sono una categoria difficilissima di cui parlare, dei bruttissimi clienti giornalisticamente parlando, molto esigenti o forse anche permalosi, ma raccontandoli da quasi 14 anni, con le immancabili incomprensioni del caso, garantiamo all’OdG che è possibile farlo se si antepone una fortissima etica professionale ed un rispetto imprescindibile delle loro ragioni. Se in ogni questione che li riguarda, si antepone sempre e solo la versione proveniente dalla polizia o da qualsivoglia ente istituzionale, senza mai dar voce all’altra campana, poi è chiaro che montino dissapori e diffidenze. A noi personalmente, piacerebbe che l’OdG difendesse altrettanto strenuamente il nostro lavoro in ben altri modi e altre sedi. A partire dalla libertà e dalla dignità che spesso ci è negata da chi, per restare solo nel calcio, vede nei giornalisti dei servitori di corte, sbarrando il castello a chi invece non si approccia con una certa dose di ruffianeria. Problema che, beninteso, è tanto degli arroganti “padroni” del calcio, tanto di un giornalismo spesso sciatto non solo nei toni ma anche nel servilismo che offre. L’onestà a volte offre risultati migliori di una denuncia alla questura…   

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A seguito della esposizione, a inizio del primo tempo di Bologna-Chievo Verona, nella curva Bulgarelli dello stadio Dall’Ara, di uno striscione con scritto “Giornalisti Infami”, l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia Romagna, L’Unione Stampa Sportiva Italiana e il Gruppo Emilia Romagna Giornalisti Sportivi, stigmatizzando l’accaduto, hanno scritto alla Questura di Bologna la lettera che di seguito alleghiamo.
“Alla c.a. del Signor Questore di Bologna.
Ieri, durante Bologna-Chievo, è stato esposto uno striscione con testo diffamatorio e offensivo verso la categoria dei giornalisti. Siamo con la presente a chiedere se è stato effettuato delle forze dell’ordine il prescritto servizio di vigilianza sugli striscioni, prima, durante e successivamente all’esposizione del medesimo, anche ai fini di evitare il ripetersi di situazioni simili”.

Odg E.R.
USSI
GERGS