Circa quattromila spettatori allo Stadio Fanuzzi di Brindisi per questo ritorno della Semifinale Playoff del campionato di Eccellenza tra i padroni di casa e il Lavello. Dopo la vittoria esterna per 3 a 2, la Curva Sud Michele Stasi trova uno stimolo in più per farsi trovare ben in forma quest’oggi, con i cori infatti che si leveranno già abbondantemente prima del fischio di inizio.

Nel pre-partita verrà esposto uno striscione in ricordo di Melissa, la piccola Brindisina vittima innocente, qualche anno fa, di un vile attentato avvenuto nei pressi della scuola che frequentava, con la presenza dei genitori a bordo campo che verranno omaggiati di un mazzo di fiori da parte degli ultras.

Inequivocabile il tema della coreografia degli ultras Brindisini, VINCERE l’unico imperativo per approdare in finale e giocarsi tutte le chance per poter accedere in serie D.

Una Curva Sud davvero in forma quest’oggi, che rievoca quel tifo e quella compattezza vissuti qualche anno fa, quando il Brindisi viveva da protagonista in categorie superiori. A rincarare la dose l’ottima prestazione dei biancazzurri in campo, in vantaggio già dal primo minuto, che con una partita predisposta all’attacco non hanno fatto altro che entusiasmare i presenti, coinvolgendo tutto il settore a vivere la partita attivamente.

Tifo davvero continuo ed originale che ha coinvolto la Sud, con il tamburo ritmato davvero in modo impeccabile ed un paio di torce accese soprattutto dopo i gol.

Dall’altra parte saranno circa una cinquantina i sostenitori del Lavello che occuperanno il settore ospite dello stadio Fanuzzi tifando in maniera egregia per tutta la durata della gara, anche dopo lo svantaggio. Durante l’ingresso in campo delle squadre saranno protagonisti dello sventolio di bandierine gialloverdi e durante i novanta minuti ottima la loro prova, caratterizzata da frequenti manate e da una sciarpata contornata dallo sventolio dei bandieroni.

Il triplice fischio finale sancirà il passaggio del turno del Brindisi, ma vinti e vincitori verranno comunque applauditi e salutati dai propri sostenitori prima del rientro negli spogliatoi.

Massimo D’Innocenzi