Con la vittoria in terra sarda contro il Sarrabus Ogliastra che, contemporaneamente alla sconfitta interna della Nocerina contro il Cassino, il distacco sale a 13 incolmabili punti. La capolista vola per davvero, la Cavese è dunque matematicamente in Serie C.

Dopo aver mantenuto, sin dalla prima giornata, le distanze dalle inseguitrici, finalmente Cava può coronare il sogno promozione visto sfumare negli ultimi due anni: la compagine metelliana fu infatti seconda nel 2021/2022 a pochi punti dalla Gelbison e perse lo spareggio promozione con il Brindisi nel 2022/2023.

In attesa del ritorno della squadra a casa, la città brulica di festeggiamenti. Cava de’ Tirreni è una sola voce, un unico battimani alzato verso il cielo dove gli aquilotti hanno spiccato il volo.

Dal centro città parte il corteo che attraversa il corso fino allo stadio. Sono tutti visibilmente emozionati, torce e bandiere sventolano: i cori di rivendicazione ricordano a tutti che loro sono la Cavese e sono in serie C.

Lo stadio nel frattempo è pronto: i tifosi riempiono tutta la tribuna del Simonetta Lamberti occupando ogni posto, persino in tribuna stampa. Verso le 22 viene annunciato l’ingresso della squadra in campo e una coreografia spettacolare di torce infiamma tutto lo stadio mentre fuochi d’artificio colorano anche il cielo: un abbraccio più che caloroso e più che meritato per il rientro dei vincitori. I cori all’unisono fanno davvero tremare lo stadio, non mancano gli sfottò contro la rivale storica Salerno e la vicina Nocera con cui quest’anno si sono contesi il primato, anche se più che con gli avversari, la sfida della Cavese è stata con sé stessa e con quella paura di vincere che l’anno scorso, a un passo dal traguardo l’ha vista crollare.

Vittoria meritatissima anche per la sua tifoseria storica, che a dispetto di queste alterne fortune, negli anni ha sempre dato spettacolo. Di tifo, presenze e creatività. E in questa preziosa occasione è immancabile la presenza dei volti noti del tifo blufoncé che sono stati in grado nel tempo di guidare, mantenere, radicalizzare l’orgoglio del popolo cavese e anche stasera non mancano di coinvolgere un pubblico che non ha mai mollato, un pubblico che è stato un importante co-protagonista e alleato in questa promozione diretta in C, un’ebbrezza che mancava dal 2002-03 quando vinse persino lo scudetto di categoria. In questa notte che non sembra finire mai, che non dovrebbe finire mai, l’augurio per la Cavese e per i Cavesi è che sia solo l’inizio di quel riscatto che riporti ai vecchi fasti.

Testo e foto di Imma Borrelli