Non c’è modo migliore di iniziare la stagione se non con un sentitissimo derby regionale che, in Coppa Italia di Serie D, ha visto affrontarsi il neo promosso Campobasso ed il Termoli, salvatosi ai playout ai danni della Vastese, tanto per rimanere in tema di rivalità.

Colpo d’occhio di quelli importanti, circa 2.500 i presenti questa domenica nell’impianto campobassano, ma non è tutto oro quel che luccica: per l’ennesima volta infatti, si devono purtroppo segnalare limitazioni sui biglietti destinati alla tifoseria ospite, alla quale sono stati concessi solamente 200 tagliandi a fronte di una capienza del settore di 700 posti. Ahimè non è la prima volta che i gestori dell’ordine pubblico in Molise si rendono autori di certe scelte e non c’è troppa speranza che questo possa essere l’ultimo episodio in tal senso.

Seguire i novanta minuti dal terreno di gioco non è impresa semplice visto il caldo estremo, ma lo spettacolo offerto dalle due tifoserie ripaga di tutto. Come mio solito mi divido un tempo presso ognuna delle tifoserie e la curiosità di vedere da vicino la tifoseria ospite, mi porta a cominciare proprio da loro: sono come detto 200 i supporter giunti da Termoli che fanno il loro ingresso a circa venti minuti dall’inizio della partita, facendosi sentire subito per i primi sfottò. All’ingresso delle squadre in campo, realizzano la prima delle due coreografie con i due aste “TM” che vengono completati dall’esposizione dello striscione “SENZA PROVINCIA”; la seconda, ad inizio ripresa è un più semplice slancio di autoironia che ovviamente mira a cortocircuitare le offese dei dirimpettai odierni e vede l’esposizione di vari salvagente, poi lanciati al di là del loro settore. Nei quarantacinque minuti che passo vicino a loro, assisto ad una buonissima prestazione canora, grazie anche all’ottimo supporto del tamburo che accompagna i loro cori fra i quali anche uno per l’indimenticato Marco Guida; da menzionare lo sventolio dei loro due bandieroni ed una sciarpata effettuata al fischio finale della partita.

Passando al pubblico di casa, trovo il settore popolare di casa che restituisce un impatto visivo davvero ottimo, purtroppo ancora inficiato dalle orribili grate installate per non meglio precisate questioni di sicurezza e che chissà quando verranno tolte.

Altra novità per la curva campobassana, riguarda il nucleo principale degli ultras che si posiziona nel settore centrale della Curva Nord Michele Scorrano, col debutto casalingo del nuovo gruppo Bad Brainz, già visto all’opera per la prima volta in assoluto nell’amichevole contro il Casalbordino, affianco al quale si vedono i già noti NFO e Ultras.

Prestazione canora da “pollice in su” anche per loro, ovviamente i picchi maggiori arrivano in concomitanza con i gol realizzati dal Campobasso e in occasione dei vari sfottò all’indirizzo degli ospiti. Vari bandieroni si vedono qua e là nel settore, riuscita anche la sciarpata effettuata nei primi 45 minuti e sempre nel primo tempo espongono uno striscione in memoria di un ragazzo tedesco, amico della tifoseria campobassana, scomparso 5 anni orsono e che trova anche il rispettoso applauso della tifoseria termolese.

Nella ripresa, quando mi trovo sotto di loro, trovo apprezzabile l’impegno nel coinvolgere il resto del pubblico, ma purtroppo ai lati parecchia gente resta comodamente seduta e interessata solo alla partita in campo. Vari cori per la squadra, per gli amici diffidati ed anche diversi nel dialetto locale, oltre ad altre frecciatine agli ospiti.

Al fischio finale è il Campobasso a festeggiare il passaggio del turno, regolando il Termoli per 2-1. Domenica prossima il successivo turno di coppa, che vedrà i rossoblù di scena a Vastogirardi, piccolo paese di 700 anime, mentre la composizione di gironi e calendari al momento è ancora avvolta nel mistero (verranno annunciati a posteriori, rispetto alla stesura dell’articolo: entrambe le compagini saranno incluse nel girone F dove, oltre ad un nuovo derby, avranno modo di confrontarsi con tante altre squadre e tifoserie di spessore).

Francesco Passarelli