28-10-2018: Cannara-Montevarchi 1-0
Serie D Girone E

Inizialmente, in questa domenica di fine ottobre avrei dovuto fare una doppietta molto interessante: nel pomeriggio avrei fatto una partita di serie D, Cannara – Montevarchi, mentre alle 18:30, grazie alla vicinanza, avrei seguito la partita clou della giornata, un bel Ternana – Sambenedettese, le cui squadre tornavano ad incontrarsi dopo anni di assenza.

Purtroppo il caos creato a luglio, con il braccio di ferro tra la Lega B e la Lega Pro si è protratto fra varie sentenze e gradi di giudizio, in ultimo la decisione del Tar che ha rimesso in gioco le pretendenti al ripescaggio in serie B , facendo di nuovo sospendere le loro partite tra cui appunto quella della Ternana.

In quasi un trentennio di movimento ultras, da militante e da osservatore, è la prima volta che capita una simile situazione: il marcio c’è sempre stato, ad onor del vero, ma ultimamente si sta rasentando il ridicolo con squadre fino ad oggi ferme in attesa di una decisione e che si ritrovano con ben nove partite da recuperare, praticamente più di mezzo girone d’andata!

A malincuore mi sono dovuto arrendere all’evidenza e partire con unica tappa la piccola località umbra, di poco superiore ai quattromila abitanti, sotto un autentico diluvio universale che mi accompagnerà praticamente per tutto il giorno. Durante il viaggio in testa mi suonano le parole del buon vecchio Sauro, “Gasparri ma in do cazzo vai”, ma queste sono partite in cui vale la pena esserci. Probabilmente chi non mastica ultras non può capire cosa voglia dire alzarsi la mattina presto e partire contro le avversità atmosferiche e di ogni altro tipo, per seguire una squadra di serie D ferma a metà classifica e che regala pochissime gioie.

Arrivo a Cannara in tempo utile per farmi un giro intorno allo stadio “Alberto Spoletini”. Ricordo di essere già stato in questo stadio, ma parliamo veramente di tanti anni fa, circa 13 o 14, per un Cannara – Francavilla valevole per il primo turno della coppa Italia eccellenza nazionale. Quest’anno invece il Cannara, dopo aver perso la finale playoff contro la Torres a Bastia dove pure ero presente, è stato ripescato in Serie D a più di quarant’anni dalla sua ultima apparizione.

Lo “Spoletini” si è dovuto per forza di cose rifare il look secondo le normative attuali che, pure in serie D, prevedono un settore riservato agli ospiti, in questo caso ricavato nell’unica tribuna con un divisorio in ferro e buttando giù parte del perimetro dello stadio per ricavarne l’entrata esclusiva del settore ospiti, tra l’altro su una curva proprio davanti la chiesa di San Donato.

Per i padroni di casa non esiste nessun movimento ultras (quanto visto con la Torres era solo frutto del momento) per cui ad assistere all’evento ci saranno circa trecento spettatori, senza striscioni o altro. A colmare almeno visivamente il vuoto, ci pensa la società con un paio di cartelli per l’indimenticato Riccardo Pizzi, deceduto in campo nel 2016 durante Cannara – Nuova Fulginium di Coppa Italia Promozione; l’altro è un monito per spettatori e giocatori, “No bestemmia e insulto”, che peraltro gli ultras toscani goliardicamente disattenderanno spesso.

I montevarchini sono quasi un centinaio, di cui una quarantina ultras, molti dei quali arrivano alla spicciolata, qualcuno persino verso la fine della prima frazione. Escluso il colore fornito dalle pezze “MONTEVARCHI 1902″ e “PISPOLO, RAFFA e PAOLO” non offrono null’altro di coreografico. Poco prima della mezzora, il gruppetto si ingrandisce ed espone anche lo stendardo “NE’ SPORTIVI NE’ OSPITALI” intonando il primo coro di giornata ed effettuando dei battimani per poi tornare in silenzio.

Nel secondo tempo la pioggia concede una tregua e si assiste a tutta un’altra partita sugli spalti, con gli ospiti che cominciano a cantare con continuità effettuando dei bei battimani e con l’intensità dei cori che si alza con l’aumentare della spinta della propria squadra, protesa alla ricerca del gol. È invece il Cannara di mister Farsi (squalificato ma magistralmente operativo da una scala posizionata dietro la panchina) che, quando mancano otto minuti al novantesimo, trova il gol vittoria grazie a bomber Di Giuseppe per la timida esultanza della tribuna di casa.

I rossoblù di Montevarchi subiscono un brusco calo nei cori fino a spegnersi definitivamente. Al fischio finale i giocatori del Cannara vanno a condividere la gioia dei tre punti con il resto del pubblico, mentre i giocatori ospiti tornano a testa bassa negli spogliatoi, accompagnati dalle urla di qualche tifoso. Riprende nuovamente a diluviare e mentre esco dallo stadio penso ci voglia un grande cuore ed un pizzico di follia per …“comunque andare” nonostante questo stato assurdo di cose.

Marco Gasparri