Oggi al Cabassi, alla presenza di poco più di 2.200 persone, si incontrano Carpi ed Ascoli in una partita molto importante ai fini della lotta salvezza in cui entrambe le squadre sono invischiate.

La società di casa, per richiamare più gente allo stadio (vista la situazione in classifica assai deficitaria), mette in prevendita biglietti di curva a 2 euro: grazie a questa promozione la curva dei locali accoglie qualche unità di tifosi in più del solito. Al momento dell’entrata dei giocatori sul rettangolo verde inscenano una semplice coreografia con dei coriandoli biancorossi ai uniti all’esposizione di un striscione con su scritto: “SIAMO QUI PER TE…DEVI VINCERE!”

Buona la partecipazione sia canora che numerica, la curva carpigiana sarà partecipe fino alla conclusione della partita, con una sciarpata al fischio finale, mentre tanti sono i fischi contro la terna arbitrale, colpevole di alcune decisioni sfavorevoli alla squadra di casa.

Gli ultras carpigiani, infine, non sono riusciti a fare entrare uno striscione di solidarietà alla tifoseria bergamasca, dopo i noti fatti del post partita contro la Fiorentina di Coppa Italia, in cui sono stati fatto oggetto di pesanti abusi da parte delle forze dell’ordine.

Dalle Marche presenziano in curva ospiti circa 200 tifosi, il contingente ultras ascolano si aggira su circa la metà del totale e fa la propria comparsa nel settore ospiti del Cabassi giusto qualche momento prima dell’inizio della partita.

Un buono primo tempo degli ultras bianconeri, con un buon repertorio canoro con cui sostengono sia la squadra che gli amici diffidati, mentre un lungo striscione ricorda un ultras ascolano scomparso, esposto poi (limitatamente al “Ciao Nico”) in balconata assieme ai drappi degli ultras piceni.

Il secondo tempo risulta invece un po’ sottotono a livello vocale per loro, ma i diversi bandieroni non smettono mai di sventolare, permettendo così agli ascolani di tenere comunque bene almeno dal punto di vista visivo. Totale indifferenza tra le due tifoserie.

Luigi Bisio