La partita Rimini-Prato, decima giornata del campionato di Lega Pro gir. B, verrà ricordata dai tifosi riminesi come la prima vera partita casalinga della stagione 2015-16: dopo le precedenti quattro gare interne disputate allo stadio di Santarcangelo di Romagna, per i lavori di posa del manto in erba sintetica e di rifacimento degli spogliatoi nonché della pista di atletica, finalmente è l’ora di ritornare fra le proprie mura. La partita viene anticipata alle 14 per l’impianto di illuminazione ritenuto ancora non perfettamente a norma, ma l’importante per tutti i tifosi biancorossi era tornare al “Romeo Neri”.

La Curva Est con uno striscione bello e azzeccato nei contenuti, rimarca l’orgoglio di essere ritornati a giocare nel proprio stadio. Nel settore ospite invece, al seguito della squadra toscana del Prato, una cinquantina di tifosi, la maggior parte dei quali appartenenti ai gruppi della curva “Prato Ultras” e “Wild Kaos”.

Le presenze quest’oggi non sono particolarmente numerose, in concomitanza si sta disputando a Valencia l’ultima gara del motomondiale: in una terra già normalmente appassionata ai motori, l’attenzione è stata ulteriormente catalizzata dalle roventi polemiche della vigilia tra Valentino Rossi e Marquez, i due concorrenti al titolo, che hanno trovato ampia eco anche sui giornali locali. Qualche presenza in più, per questo esordio in casa insomma, ha finito invece per preferire tv, salotto di casa e moto, il che di per sé basterebbe per qualificare come tifosi veri quelli che hanno anteposto a tutto la maglia a scacchi.

Inizialmente il tifo è un monologo biancorosso dato che gli ospiti faranno il loro ingresso solo attorno al ventesimo del primo tempo. Molto bello il loro bandierone griffato “Ultras”, sventolato ininterrottamente, così come quelli biancorossi in Curva Est.

Nel primo tempo il tifo si attesta su buoni livelli da ambo le parti, con le due tifoserie che eseguono delle belle manate e la sponda locale che sale sugli scudi con una sciarpata.

Nella ripresa la Curva Est, con il suo secondo striscione di giornata, ricorda Mauri, un tifoso recentemente scomparso che si prende applausi anche dai dirimpettai malgrado tra Riminesi e tifoserie toscane non corra buon sangue in generale.

In campo, nei minuti finali è il Prato a portarsi in vantaggio, per la gioia dei tifosi al suo seguito. Per il Rimini l’ennesima sconfitta dovuta ad una prestazione opaca e al 90esimo, tra i fischi del pubblico biancorosso, i giocatori lasciano il campo a testa bassa. Chi sperava nel debutto casalingo con una vittoria, dovrà necessariamente dimenticare in fretta questa partita e aspettare la prossima quando, motivo in più per sperare, arriverà una rivale storica come il Teramo.

Gilberto Poggi.