In un sabato pomeriggio di fine settembre, allo stadio Alberto Pinto di Caserta, davanti a circa duemila spettatori, si gioca, per la quinta giornata del campionato di serie C girone C, la gara Casertana-Akragas.

Il pubblico non è numerosissimo anche a causa dell’orario in cui disputa l’incontro, infatti come capita da tre anni ormai, le gare del campionato di terza serie non vengono più disputate tutte la domenica, ma per garantire la diretta, le partite sono spalmate nell’intero fine settimana. Con ovvio danno per chi ancora preferisce i gradoni alle poltrone.

I locali, accolgono l’ingresso in campo delle due squadre con una sciarpata. Gli storici Fedayn Bornx e i The Black Sheep si posizionano compatti all’interno del settore, cantando per tutto il primo tempo con buona continuità, cercando di farsi sentire il più possibile.

Il settore appare più colorato del solito, c’è qualche pezza, stendardo e bandiera in più rispetto alle partite precedenti, che offrono un bel tocco di colore. Al sostegno vocale si alternano i battimani, accompagnati dal tamburo, e per tutti i novanti sono sventolati anche alcuni bandieroni.

La prima frazione di gara si chiude con l’inaspettato vantaggio dei siciliani. Nel secondo tempo invece, si registra un calo dal punto di vista canoro, causato pure dall’andamento della gara sul rettangolo di gioco, con i ragazzi sugli spalti che cercano comunque di tenere alto il ritmo, garantendo continuità al supporto fino al triplice fischio finale. Dai Fedayn Bronx viene anche esposto uno striscione per Giggione: ultras del Napoli scomparso recentemente.

Per quanto riguarda gli ospiti, come accaduto anche lo scorso anno, non si registra la presenza di alcun sostenitore a seguito dell’Akragas. La gara, in campo, si chiude con la vittoria di misura degli ospiti, che lascia l’amaro in bocca al pubblico di casa poiché maturata con un avversario ritenuto sulla carta ben più che abbordabile.

Testo di Federico Longo.
Foto di Giuseppe Scialla.