Quando poco più di una decina di anni fa il calcio spezzatino, soprattutto nei campionati minori, si stava appena affacciando, da parte del tifo organizzato erano consueti atteggiamenti di protesta o quanto meno striscioni polemici. Come dimenticare, parlando proprio della Cavese, la famosa sfida contro l’Ancona (tra l’altro, match dove il “Dale Cavese” ebbe la sua consacrazione) in cui fu esposto l’eloquente striscione: “Ad ogni vostra diretta sarà sempre protesta” seguito da “Le partite la domenica alle 15”.

Ebbene undici anni dopo, il grande “progresso” del nostro calcio ha reso tutto ciò non solo una consuetudine ma addirittura qualcosa che lascia impassibili i più dinanzi ad orari e giorni assurdi, dall’anticipo del venerdì sera al posticipo del lunedì. Nonostante le timide forme di protesta di qualche tifoseria, quasi tutti si sono arresi a ciò e alle sue conseguenze più nefaste, come lo svuotarsi inarrestabile dei nostri stadi.

Tuttavia a queste assurdità c’è chi ancora non vuole piegarsi e continua a contestare ogni qual volta se ne presenta l’occasione. Proprio per questo, nella partita odierna Cavese – Gravina, giocata di giovedì alle 15, gli ultras di casa hanno nuovamente ribadito il loro pensiero con una frase che riassume tutto quello che molti pensano e che è stata esposta sulle reti di recinzioni per 45 minuti: “Giorno lavorativo, orario indecente, il calcio è sempre più ostaggio di menti incompetenti!”.

Venendo alla gara, gli aquilotti sfidano i pugliesi e per continuare, o almeno tenere vivo, il sogno promozione devono assolutamente vincere. I gialloblù, invece, giungono al Lamberti consapevoli di non aver più nulla da dire al campionato, essendo lontani dalla zona play off ma galvanizzati da un’ottima stagione che li ha resi, soprattutto nel girone d’andata, coprotagonisti con squadre più blasonate di ottime partite.

Per l’occasione sono presenti circa una quindicina di tifosi ospiti, che dopo aver attaccato le proprie pezze, di cui una pro diffidati, si cimentano, sporadicamente, in qualche coro. Per quanto riguarda il tifo di casa, nonostante il giorno infrasettimanale sono presenti, suddivisi tra curva sud, distinti e tribuna all’incirca mille spettatori.

Il settore di casa più caldo apre il sipario con il suddetto striscione e con dei cori a forte impatto che rimbombano nell’impianto semivuoto di Corso Mazzini. In ogni caso, la loro prestazione sarà buona, caratterizzata da un ritmo sempre alto e incitando fino agli ultimi minuti la propria compagine, anche quando la gara sembra destinata a non sbloccarsi più.

Gli aquilotti, infatti, vincono per due gol a zero realizzati però solo all’85’ e al 90’ ma tanto basta per portare altri tre punti e avvicinarsi al Potenza quanto meno per mettere un minimo di pressione ai protagonisti di questo girone. A fine gara i blufoncè festeggiano sotto la Sud con un “chi non salta è tarantino” dal momento che la prossima trasferta sarà proprio allo Iacovone, mentre i gialloblù pugliesi ringraziano i loro supporter per la presenza.

Vincenzo Amore