Partita da dentro o fuori quest’ultima di Serie B al “Franco Ossola” di Varese. Ospite dei locali è il Siena, in corsa per un posto ai playoff per il quale dovrà obbligatoriamente sgomitare, data la folta concorrenza. Il Varese, di contro, è tutt’altro che disposto a fare da vittima sacrificale, visto che vincendo e sperando in una serie di risultati coincidenti, potrebbe evitare la lotteria cieca e infame dei playout.

Allo stadio c’è la chiamata d’orgoglio del popolo varesino, con 5.500 presenze, secondo record di stagione dopo gli oltre 6.000 registrati contro la Juve Stabia. La Curva Nord è ovviamente il settore più pieno e partecipe degli eventi in campo. Tutti gli striscioni sono al loro posto, ben visibile al centro anche il “CN 69” dei gemellati interisti. Meno colore e bandiere del solito, ma tanta voce e sostanza a sostegno del proprio undici in campo.

Presenza Senese sinceramente al di sotto delle aspettative, visto che si gioca per il ritorno in Serie A, anche se ciò lo si deve imputare agli assenti e non di certo ai presenti che hanno fatto senza dubbio la loro parte.

In campo partita decisa dagli undici metri: segna al 68’ Pavoletti su rigore, mentre Alessandro Rosina, a pochi minuti dal termine, non è altrettanto freddo e fallisce clamorosamente il penalty che avrebbe voluto dire playoff. Il raddoppio, sempre su rigore e a tempo scaduto del Varese, è giusto per gli annali: beffa per il Siena che dice addio ad ogni sogno di ritrovare la Serie A perduta, vittoria agrodolce per i padroni di casa, visto che il Cittadella pareggia e li costringe all’ulteriore coda dei playout contro il Novara.

Testo di Matteo Falcone.
Foto di Emmepi.