Era da oltre un anno che non venivo al “Libero Liberati” di Terni, così, prendendo la palla al balzo, questo sabato decido di andare a vedere l’incontro tra Ternana e Cittadella. Seppur la Ternana non se la passi troppo bene, visto che occupa il penultimo posto della serie cadetta, al contrario del Cittadella che si trova in quarta posizione. La società così corre ai ripari, facendo entrare diversi ragazzi delle scuole calcio del territorio con biglietti omaggio e mettendo i biglietti di curva alla modica cifra di un euro. Di fatto la città risponde bene ed alla fine saranno oltre 5.500 gli spettatori presenti, molti più dei soliti cui siamo abituati a vedere a Terni.

La curva Nord oramai è diventata la curva più numerosa, come si può notare dalle foto, ed oggi riempiono buona parte della parte sottostante del settore, La Est invece espone tutti gli striscioni al contrario ed è poco popolata.

Prima del fischio d’inizio, momento toccante con l’esposizione di un paio di striscioni da parte delle curve per ricordare Alessandro, ragazzo rimasto ucciso sotto le macerie e la neve a Farindola, nell’hotel Rigopiano dove lavorava come receptionist e di cui proprio ieri a Terni si sono svolti i funerali. Nella Est un lungo striscione recita: “TERNI PIANGE ALESSANDRO E LE VITTIME DI RIGOPIANO”, in seguito verrà attaccato alla balaustra del terzo anello; mentre la Nord ne espone un altro diviso in tre parti: “UN PENSIERO PER ALESSANDRO E PER LE VITTIME DELLA TRAGEDIA DI RIGOPIANO”.

La partita inizia e la Est sventolerà quattro bandieroni abbastanza continuamente, ma si farà sentire poco a livello corale. La Nord canterà tanto e salvo qualche piccola pausa, il tifo sarà continuo con un’intensità corale quasi sempre lineare. Diversi sono i battimani ad accompagnare i cori e le bandiere sventolano per discreta parte di gara, facendo risultare la Nord abbastanza colorata.

Nel secondo tempo c’è da segnalare uno striscione polemico della curva Est nei confronti della dirigenza e del suo scarso mercato di riparazione: “MERCATO A GIUGNO NO?”; poi riprenderanno a tifare sempre in maniera discontinua, anche se maggiormente rispetto alla prima frazione, sventolando le loro bandiere.

La Curva Nord invece canta parecchio e cerca in tutti i modi di spingere la squadra alla vittoria, esibendosi in una sciarpata dopo un quarto d’ora della ripresa ed anche se non troppo fitta, risulta comunque bella da vedere, rimanendo alzata per un paio di minuti. Poco dopo invece espongono uno striscione contro il maggiore esponente della società, invitandolo a cambiare aria: “LONGARINI VATTENE”, intonando inoltre un paio di cori contro.

Finalmente al minuto 22 i loro sforzi vengono premiati con il gol di Falletti, una marcatura la quale farà esultare l’intero stadio e con il gruppo Curva Nord che accenderà una torcia. Lo stadio si infiammerà, tanto che l’intensità corale sarà buona fino al triplice fischio, soprattutto nella Nord dove i cori saranno spesso accompagnati da battimani e le sbandierate saranno superlative, sia in Nord che nella Est.

Al fischio finale è grande l’esultanza dei rossoverdi per aver conquistato questi tre punti in palio che permettono di prendere una buona boccata d’aria, in vista del derby del 12 febbraio contro l’odiato Perugia a cui dedicano qualche coro contro.

Passando agli ospiti, si presentano solamente in otto, tutti appartenenti ai club e non sembrano esserci gruppi ultras, non avendo – gli stessi – sottoscritto la tessera: applaudono per solidarietà gli striscioni esposti dai ternani prima della gara, sventoleranno il bandierone ed un’altra bandiera, anche se di rado. Applaudiranno poi la squadra, che comunque li saluterà, al termine del match, nonostante la sconfitta.

Marco Gasparri.