Di solito alle 12.30 di domenica si sta a pranzo in famiglia con un piatto di tortellini in brodo ed arrosto al forno con patate; invece ormai è “abitudine” andare allo stadio a vedere giocare la squadra del cuore.

Per questa occasione all’ora di pranzo si gioca Bologna-Inter, con una presenza di circa 28.000 persone. Rimangono libere solamente alcune zone delle tribune laterali, mentre per il resto c’è il tutto esaurito, che coincide col provvisorio record di presenze per la stagione 16-17.

Come ormai è costume, tutti i vessilli rossoblu (sciarpe, bandiere di tutte le misure, pezze a 2 aste) accompagnano le squadre nel campo di gioco. Pochi minuti dopo vengono accesi una decina circa di fumogeni arancioni (quelli a barattolo) che coprono totalmente la curva. Mentre il fumo si disperde si intravede uno striscione esposto nella zona centrale della curva, abbastanza polemico, contro diversi torti arbitrali avvenuti nelle partite precedenti: “Rigore è quando l’arbitro inventa…  Lega Italiana figli di puttana”.

Mentre il tifo bolognese accompagna la partita, al 20° del primo tempo arriva un altro striscione sopra la zona “Mai Domi”, stavolta a favore dei tifosi dell’Avellino per le vicende legate alla recente partita contro il Verona, in cui c’è stata un’aggressione alla macchina del presidente dell’Hellas Setti e al Ds Luca Toni nelle vicinanze dello stadio: immediata conseguenza l’emissione di varie diffide, restrizioni per la partita successiva contro il Cittadella in trasferta e, come al solito, l’attenzione morbosa e poco attenta dei mass media nel riportare i fatti.  Questo dice lo striscione: “Tendenza ormai diffusa colpire alla rinfusa diverse città, stessa ipocrisia, odio eterno a Digos e polizia… tieni duro fratello irpino”.

Fino alla fine, il tifo andrà a fase alterna con alcuni momenti di pausa. Diversi cori contro la Lega e gli interisti. Anche questa volta (la quarta consecutiva) il Bologna esce sconfitto per 1-0. Al termine della gara gli unici a meritare gli abbondanti fischi del pubblico felsineo sono i componenti della terna arbitrale.

Ottima la presenza interista, il settore ospiti è tutto esaurito (2.500 persone) ed altri 3.000/3.500 tifosi sono sparsi tra tribuna e distinti dove, rispetto al match contro il Napoli, non si registra nessun problema di ordine pubblico ma solamente i soliti sfottò goliardici.

Nel settore ospiti, nella parte centrale, troviamo lo striscione storico “CN 69”. Tante le rappresentanze dei club sparsi un po’ ovunque come Civitavecchia, Cesena, Pesaro, Savona, Torino, Genova, Mestre. Ci sono anche tantissime pezze a 2 aste. Buono il tifo, soprattutto nel primo tempo, con parecchi cori offensivi subito corrisposti dalla Curva Bulgarelli. Quattro bandieroni non smetteranno mai di sventolare per tutta la partita.

Per concludere il Bologna prenderà 3.000 euro di multa per lo striscione e per alcuni cori contro gli arbitri e le istituzioni del calcio, mentre i tifosi interisti, per i continui cori sulla strage del 2 agosto alla stazione di Bologna non prenderanno nessuna multa.

Luigi Bisio.