Intitolazione-Curva-Matteo-Prato-2015-16-04Come tifoseria organizzata non siamo, nè siamo mai stati, molto propensi ai comunicati o ai fiumi di parole, abbiamo sempre preferito i fatti, sia in positivo che in negativo. Abbiamo sempre creduto, e crediamo tutt’ora, di non dover rendere conto a nessuno, se non alla nostra coscienza, di quello che facciamo e organizziamo, perchè siamo gli unici, gli UNICI, ad essere mossi solo dalla passione e dall’amore, senza nessun tipo di interesse.
Fatta questa doverosa premessa crediamo sia il caso di fare alcune precisazioni.

Per prima cosa vorremmo far aprire un po’ gli occhi a tutti i pratesi, frequentanti lo stadio o meno: siamo inesorabilmente arrivati al capolinea per quanto riguarda la situazione sportiva della squadra della nostra città. Dopo vari tentativi più o meno riusciti, perché di tentativi si è trattato, di rattoppare qua e là dove possibile una società totalmente allo sbaraglio siamo, definitivamente, arrivati al punto di non ritorno. Sponsorizzazioni, trust, accordi con società maggiori, progetti e quant’altro si sono rivelato solo ed esclusivamente fumo negli occhi dei tifosi. E di questo sia chiaro che, come sempre, ci prendiamo anche la nostra parte di responsabilità.

Adesso però siamo al dunque, con il solito tiranno che si è trovato degli ottimi complici per tirare avanti una baracca alla deriva che offre “calcio professionistico” ad una platea di ben 188 spettatori su una città di più di 200.000. Hanno annientato tutto: sogni, passione, generazione di tifosi. Ha ridotto una curva come la nostra (vedere l’inaugurazione per rimanere sul recente) a poche decine di unità irriducibili che si trovano a portate avanti una guerra che ha dell’incredibile. Perché di guerra si tratta, su tutti i fronti possibili e immaginabili. E, sia chiaro, che siamo alle battaglie finali perchè se, come sembra, le cose resteranno ancora così come sono beh, tra 5 o 10 anni, non ci sarà più nessuno a combatterla. Ne per i presenti ne per i “finché c’è lui sto a casa”.

Ma è proprio in guerra che si compiono i gesti più insensati, dettati dall’istinto, con la sopravvivenza come unico obbiettivo. Ed è per questo motivo che domenica 13 Marzo la Curva NON effettuerà la trasferta di Pistoia. Cosa significhi per Noi questa dolorosa scelta è presto detto: significa perdere l’appuntamento con la storia, con le nostre radici, con le nostre tradizioni. Significa perdersi La Partita e La Trasferta.
E questo è un sacrificio enorme per noi Pratesi. E parliamo di Pratesi perché sotto il profilo Ultras non dobbiamo né vogliamo dare spiegazioni o dimostrare niente a nessuno, cugini arancioni in primis. Ma questa rinuncia è dovuta e coerente con quello che stiamo cercando di fare.

Non possiamo essere complici di questo schifo solo perchè c’è Pistoia, non possiamo tornare a sostenere l’allegra baracca come se niente fosse solo perché ci sono gli arancioni. Questa società e coloro che l’appoggiano ci hanno tolto anche la gioia della nostra trasferta, anche l’adrenalina del nostro derby. Derby che però forse ha cambiato protagonista già da un bel po’ di tempo…

Domenica comunque non staremo certo con le mani in mano ma anzi è l’ennesima occasione per far vedere a tutti quanto possiamo dare e quanto meritiamo una situazione nettamente diversa da questa. Abbiamo deciso come Curva di seguire e incitare comunque il nostro Amore più grande, quella maglia biancoazzurra che non ci fa dormire la notte e che ci rovina dannatamente l’esistenza. Domenica andiamo TUTTI a sostenere i ragazzi degli allievi nazionali, che giocano a Santa Lucia contro il Bologna, e che sono sicuramente più meritevoli e attaccati alla maglia dei loro “colleghi” più grandi. Non è una scelta casuale ma un segnale diretto e importante per tutti, e vogliamo che la città intera risponda in maniera adeguata.

Solo uniti si vince. Solo uniti ci riprenderemo quello che è nostro. E se così non sarà potremo dire di aver dato vita ad una meravigliosa e orgogliosa scena finale. Siamo disposti a tutto, è bene ve lo mettiate in testa. O cambia la sceneggiatura o chiudiamo Noi il sipario, il teatro e gli attori, potete starne certi.

Nei prossimi giorni comunicheremo ritrovo e quant’altro per domenica. #ripigliamocelo. Avanti Ferrovia