Nella partita del 13 dicembre 2015 contro il Modena ci eravamo già accorti che stesse succedendo qualcosa di speciale e preparammo una coreografia che raffigurava un cielo notturno pieno di stelle ed uno striscione di 40 metri con su scritto: “non svegliateci da questo sogno”. Ebbene si, dopo 8 mesi ci siamo svegliati, non per demeriti sportivi della nostra squadra, né per diffide o daspo a gente di noi, ma per l’ennesima triste vicenda che riguarda le infrastrutture del nostro territorio. Questa volta, però, l’infrastruttura in questione è la nostra casa, lo stadio Ezio Scida. E noi, a differenza dei nostri politici, abbiamo deciso di far sentire le nostre ragioni a tutti i colpevoli del degrado sociale ed economico in cui ci troviamo. E già, i politici di una città e di una provincia che non ha mai avuto, nè ha, alcun peso nei confronti di una Regione che ha sperperato negli anni, senza successo, miliardi e miliardi per Catanzaro, Reggio e Cosenza.
E se la politica del nostro territorio, sempre al servizio dei potenti per 4 cocopro, ci ha ridotto senza strade, ferrovie, porto, aeroporto e stadio, senza mai dare segni di reazione, senza mai ribellarsi, noi ci siamo svegliati dal sogno, anzi ci siamo “avvelenati” perchè amiamo la nostra terra molto più di loro.
Abbiamo così portato a Cosenza, in occasione dell’amichevole con l’Atletico Madrid, alcuni striscioni che esprimevano il nostro pensiero e non quello di altri, il nostro dissenso verso l’Ente Regione (che gestisce miliardi di euro) e verso la Soprintendenza, principale freno a mano dello sviluppo turistico ed economico di Crotone, capitale della Magna Grecia.
Giusto per portare un esempio, è notizia di questi giorni la volontà di ristrutturare lo stadio Menti del Vicenza, con 17.000 posti coperti per un costo di 35.000.000 di euro e non “4 spiccioli per uno stadio da smontare” come nel nostro caso. Siamo stati strumentalizzati per questo, qualcuno ha scritto ed ha detto che la parte avversa ad Oliverio (avversa almeno sulla carta!) ci ha commissionato gli striscioni. Ecco il motivo principale di questo comunicato, abbiamo alcune cose da chiarire che ci riguardano da vicino:
– la Curva Sud Crotone difende da sempre la sua maglia e la sua città;
– la Curva Sud Crotone è apolitica e non ha partiti o liste civiche che ne dettano le strategie;
– la Curva Sud Crotone non ha sindaci (così come qualcuno ha osato scrivere su una testata web locale);
– la Curva Sud Crotone non si fa comprare da nessuno, né tanto meno gli esponenti del suo Direttivo;
– la Curva Sud Crotone, così come tutta la tifoseria rossoblù, è molto arrabbiata per la gestione della ristrutturazione dello stadio e pretende che ci sia una pianificazione dei lavori con date certe di consegna; se tali tempi non saranno rispettati, la nostra contestazione sarà estesa anche ai soggetti direttamente interessati (Comune di Crotone e Società Crotone Calcio);
– la Curva Sud Crotone ha deciso, dopo una lunga discussione interna al gruppo, di non seguire il Crotone nelle partite in casa che saranno disputate lontano dall’Ezio Scida, a partire dalla prossima gara di coppa Italia contro il Verona.
Direttivo Curva Sud Crotone