Il 29 ottobre scorso abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale, tramite apposito comunicato (N.3 del 29.10.2013) pubblicato da tutte le testate locali e dai siti internet regionali, di riaprire la gradinata dello Stadio comunale “Città degli Ulivi” di Bitonto.
Ma non solo. Con lo stesso comunicato avevamo di conseguenza richiesto, a norme di security, anche di provvedere al completamento e rifunzionalizzazione dell’impianto sportivo con la realizzazione di due curve, una per i numerosi supporters di casa e l’altra per ospitare le tifoserie ospiti.
Nel 2014, lo stadio bitontino rimane, con riferimento a città medio grandi, uno dei pochissimi ancora privo di un settore per i tifosi di casa e di uno riservato agli ospiti. Oltre ad essere l’unico ad avere ancora la gradinata chiusa con una “bella” divisione centrale fatta da una barriera metallica che occupa i migliori posti centrali di quel settore. Tra l’altro, non si capisce per quale assurdo motivo, visto che – RIPETIAMO – ci sono città le cui squadre disputano campionati superiori al nostro, ad es. Molfetta in “Eccellenza”, a cui è permessa la coesistenza (forse straordinaria) della tifoseria ospite con quella di casa (si vada a vedere il video della gara tra Libertas Molfetta e Fidelis Andria ) sulla stessa gradinata.

Da più di due mesi attendiamo una risposta da parte dell’ assessore allo Sport, Domenico Nacci e dall’Amministrazione comunale tutta, e nel frattempo leggiamo su “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 6 gennaio che a Binetto, centro di circa 5mila abitanti, il Comune ha affidato la gara per la realizzazione del nuovo campo sportivo ( i lavori inizieranno entro marzo ) per un costo di €520.000. Non è mica finita qui, ad Altamura inizieranno presto i lavori per il rifacimento del terreno di gioco in erba sintetica al campo comunale “Cagnazzi”, il secondo campo sportivo della città murgiana.

Ricordiamo che l’ammodernamento dello stadio “Città degli Ulivi” sarebbe per Bitonto una occasione in più: ad esempio, si darebbe la possibilità a chi vuole investire nel calcio bitontino di poter creare un indotto; si darebbe la possibilità alla società di proporre biglietti a prezzi ridotti, in questo periodo di crisi, per famiglie o ragazzi delle scuole; e non da ultimo ridare a chi assiste allo spettacolo una degna visibilità. E chissà, magari come è successo a Casarano per ben tre volte, anche la Nazionale di calcio Under 21 potrebbe decidere di concedersi agli occhi dei bitontini.

Uno stadio così bello, con una tifoseria così calorosa, senza due curve non può più stare.

Quei Vecchi Ultras…del 1921