Abbiamo passato un’estate caldissima su tutti i punti di vista.
Abbiamo incontrato imprenditori,sindaco,aspiranti acquirenti e chi più ne ha più ne metta.
Incontri su incontri,chiacchiere e perdite di tempo…ma nonostante ciò abbiamo sacrificato le nostre giornate per cercare nel nostro piccolo di arrivare a un primo e fondamentale obbiettivo:avere una squadra di calcio che ci rappresenti.
Sentirsi rappresentati e rispecchiarsi in un progetto che porti il nome della nostra citta è la cosa fondamentale che abbiamo ripetuto in mille occasioni.
Il fattore identitario è stato proprio il motivo d’attrito al primo incontro con il signor Pezone (patron della Racing),è stato premesso nel primo nostro comunicato ed è stato ripetuto a tutti gli imprenditori che ci si sono presentati davanti,sindaco compreso.
Proprio per questo motivo non ci siamo schierati in nessuna occasione ne pro e ne contro nessuna opportunità ci si sia prospettata,ascoltando tutti con maturità e convinti che le nostre “condizioni” erano state chiarite fin dal principio.
Per farla breve chi voleva venire a far calcio a Latina sapeva già cosa pretendeva la piazza,senza bisogno alcuno di ripetere o prendere posizioni.
Ora a cose fatte vogliamo chiarire i nostro pensiero sulla nuova(?) società “Latina calcio 1932” e spendere qualche parola sull’operato del Sindaco Damiano Coletta che fin qui ha avuto un ruolo importante in questa tormentata vicenda.
Non abbiamo mai preteso di scegliere noi nessun membro dello staff o tanto meno della dirigenza di nessuna società passata a Latina,ne tanto meno abbiamo voluto mettere il naso in questa.
I nostri punti fermi erano puramente legati al fattore colori sociali,stemma e nome…le basi insomma,ma oltre ciò una cosa era stata preventivata già da maggio dopo il fallimento del “Us Latina calcio”: Taglio netto col passato e nessuna faccia vecchia nell’organigramma societario.
Questo punto fondamentale (tanto quanto il fattore identitario) è stato accolto anche dal Sindaco Coletta,che in un certo senso ci ha fatto da garante su questo è tutti gli altri punti specificati prima.
Purtroppo la realtà dei fatti è un altra e questo fantomatico “taglio netto col passato”,cavallo di battaglia di un estate intera,sembra non esserci stato al che ci sorgono spontanee alcune semplici domande.
Perché Coletta ha avallato una situazione del genere,permettendo a “chiacchierati” personaggi palesemente legati alla ex società di sedersi a questo tavolo?
Per quale motivo è stato fatto morire il vecchio Latina calcio,per poi rifondare una nuova societá con gente che ha fatto parte (anche se con ruoli minoritari) della vecchia società?
Che sia in cantiere un nuovo “sistemino”?
Che forse ci vogliano far credere che da maggio ad oggi nessun’altra soluzione si poteva trovare?
Potremmo andare avanti per ore ma sicuramente una cosa e certa…le risposte non ce le daranno mai e facendo finta di ascoltarci continueranno a fare come gli pare continuando a danzare da una sponda ad un altra senza pudore.
Noi saremo li dove siamo sempre stati a difendere i colori della nostra città,proprio per questo motivo vi ribadiamo il concetto che certa gente deve rimanere lontana dal Latina calcio altrimenti con tutti i nostri mezzi vi ostacoleremo finché avremo forza per farlo.
Se qualcuno dovrà abbandonare quello stadio non saranno di certo i tifosi,discorso inverso per tutti quei nomi che da giorni circolano su giornali e social che hanno fatto parte di quel sistema che ha ucciso il calcio in città.
Per tutte queste ragioni gradiremo che la nuova società esca allo scoperto,prendendo fermamente le distanze dalla vecchia gestione nel rispetto di tutta la città,dando così inizio a un nuovo corso con i fatti e con poche chiacchiere.
Oggi a quanto ci risulta ci sarà la riunione per decidere il consiglio d’amministrazione della società,consigliamo di ponderare bene le azioni per non dividere l’ambiente.