Che la stagione del Pisa sia tribolata è ormai cosa nota. La società vivacchia tra molteplici problemi con la tifoseria che si è da tempo schierata a fianco della squadra ed in aperta contestazione verso il presidente Petroni. Non sono mancati episodi ben al di sopra delle righe ed in ogni partita il coro verso l’attuale presidenza ha ottenuto la hit della giornata, accumunando ultras, tifosi e semplici sportivi.
Clima non proprio ottimale insomma e tifoseria che nei giorni precedenti questa partita ha intimato un ultimatum: o avviene la cessione della società o ci saranno forti pressioni per non far scendere in campo la squadra. Dopo mesi di tira e molla, dopo diverse cessioni saltate all’ultimissimo minuto, finalmente l’accordo tra l’attuale presidente Petroni e l’imprenditore Giuseppe Corrado sembra essere stato trovato, così la partita si gioca in un clima di festa, consapevoli del fatto che mancano solo i dettagli per chiudere l’operazione.
Arena Garibaldi ancora con capienza ridotta e biglietti polverizzati. Anche nel settore ospite si attende un buon numero di tifosi ed aspettative che non vanno deluse neanche un poco. Curva Nord che si presenta, come facilmente prevedibile, al massimo del suo potenziale e baresi che fanno il loro ingresso sui gradoni con un discreto anticipo. Il tempo di attaccare un paio di pezze e decidere di tenere in mano per tutto l’incontro il lungo striscione “Seguaci”, scelta che visivamente sembra premiarli, infatti il gruppo si compatta dietro di questo con pochissime decine di persone che preferiscono estraniarsi dalla massa per seguire in maniera composta l’incontro.
Ad inizio gara la Curva Nord espone uno striscione su due piani che recita: “La nostra passione mai si spengerà… adesso tocca a voi infiammare la città”. Ad accompagnare il messaggio, numerose torce che offrono un bel colpo d’occhio.
Nel settore ospite, il gruppo bello compatto accoglie le squadre con bandiere e bandieroni, mentre nella parte alta un paio di torce vengono accese in maniera un po’ troppo disinvolta.
Mi posiziono sotto il settore ospite, i baresi oltre che belli a vedersi, onorano in pieno la trasferta offrendo un tifo di qualità. Prestazione con pochissime pecche, cori dettati da un paio di lanciacori che si posizionano sulla balaustra, ben visibili dal restante pubblico e risposta sempre all’altezza della situazione. Il tifo di marca biancorossa è un mix di cori a ripetere e di altri più lunghi ed elaborati, ma la risposta del pubblico presente è sempre ottima: grande partecipazione, ottima intensità e pause praticamente inesistenti. I baresi sono un rullo compressore che sostengono incessantemente la squadra ed in un paio di circostanze ricordano i propri diffidati. Un paio di bandieroni sventolano ai lati del gruppo mentre quello tricolore con la scritta “Bari” si fa notare nella parte alta. Tanto per dare un’idea della prestazione dei baresi, posso affermare che da sotto il loro settore raramente sento la Curva Nord, che comunque vedo in perenne movimento, battimani, bandieroni e qualche torcia testimoniano che anche i padroni di casa ci danno dentro.
Il secondo tempo lo passo sotto la curva di casa che apre la frazione tenendo un coro alto per buoni quindici minuti, poi il tifo prosegue sui soliti livelli, decisamente buoni, aspetto che conferma come anche la controparte abbia offerto un tifo di tutto rispetto. Pisani che si fanno forti dei numeri a loro disposizione, il tifo per la squadra è continuo, scontati un paio di cori verso il presidente Petroni così come quelli contro i nemici storici di Firenze e Livorno. Da segnalare un paio di volte il botta e risposta tra curva e gradinata con quest’ultimo settore che spalleggia spesso e volentieri gli ultras. Bandiere e bandieroni abbondano in Curva Nord dove vengono accese in svariati momenti dell’incontro anche alcune torce che vivacizzano ulteriormente il settore.
Come nel primo tempo avevo difficoltà a sentire la curva di casa, in questa ripresa solo in qualche occasione sento i baresi che però si danno da fare visto che offrono una bella sciarpata accompagnata da bandiere e bandieroni che fanno in pieno il loro dovere ed infine vengono accese pure un altro paio di torce.
Sul terreno di gioco la partita termina a reti inviolate, sugli spalti è pareggio ma con tanti tanti gol. Complimenti ad entrambe le tifoserie per lo spettacolo offerto, per una sera sembra di essere tornati indietro nel tempo, quando gli stadi erano presi d’assalto dal pubblico festante. Ricordo ingiallito ma sempre vivo.
Valerio Poli.