Buono l’esordio del Rimini davanti al pubblico amico. Per la seconda giornata del campionato di Serie D, allo stadio “R. Neri”, l’avversario di turno è l’Imolese. Per l’occasione la partita è scelta come anticipo del sabato pomeriggio da trasmettere in diretta sul canale Rai Sport. Parlando sul piano tecnico, è decisamente evidente la superiorità della squadra Romagnola su quella Emiliana, tanto che già nel giro di pochi minuti il Rimini si porta in vantaggio e, causa successivi errori del reparto difensivo avvresario, trova il raddoppio e chiude il primo tempo mettendo l’Imolese addirittura sotto di tre reti a zero. La partita virtualmente chiusa già nel primo tempo, giunge al triplice fischio finale con il risultato di 4-1.
Sugli spalti un migliaio gli spettatori. Di questi, 650 sono gli abbonati che hanno dato fiducia alla nuova società, che ha allestito la nuova squadra con l’intento di vincere questo campionato di serie D senza mezzi termini.
Novità di rilievo è l’esposizione in curva Est dello storico striscione “Red white supporters” datato 1980, già esposto in un Rimini-Benevento del campionato Juniores giocato lo scorso giugno. Da questa partita, dunque, i ragazzi della Est hanno optato per questa strada, regalando ai presenti il piacere di un graditissimo ritorno al passato.
Quest’oggi la Est rimarrà inoltre vuota per i primi 15 minuti di gioco, per protestare contro la decisione dell’Osservatorio vietare ai tifosi Riminesi la prima trasferta a Scandicci. Stessa sorte, molto probabilmente, riserverà anche la trasferta a Este, valevole per la terza giornata. Oltretutto a Scandicci, i ragazzi si sono comunque presentati in una ventina di unità circa, cercando di farsi sentire, tifando da fuori e accendendo qualche fumogeno. In tal senso, per una torcia volata all’interno del piccolo impianto fiorentino, hanno anche rimediato un’ammenda da parte del giudice sportivo, comminata in terza persona alla società.
L’assurda decisione di vietare queste trasferte è scaturita per i tafferugli del pre-partita dell’amichevole estiva Rimini-Bologna. La cosa curiosa è che alla tifoseria Felsinea, ben più numerosa e quindi potenzialmente pericolosa per il loro astruso concetto di ordine pubblico, non hanno vietato né Perugia e né Pescara. Certo buon per loro, ma peccato per i biancorossi ai quali è stato proibito per pura ripicca di recarsi in due trasferte dai rischi veramente prossimi allo zero.
Passati i 15 minuti, i ragazzi fanno il loro ingresso ed espongono l’eloquente striscione “Vietare senza cognizione, non è questa la soluzione”, lasciato poi appeso per tutto il resto della gara.
Ovviamente i primi cori sono tutti contro l’Osservatorio e la Lega Calcio, cori che a loro volta porteranno un’ulteriore ammenda di 800 euro a carico della società riminese.
Sul piano estetico risulta positivo lo zoccolo centrale dietro lo striscione. Qualche bandierone sventolato ininterrottamente e tanta voce da parte dei presenti che, pur non potendo contare sui grandi numeri, fanno ugualmente quadrato in maniera egregia. Non male neppure le manate e una sciarpata nel secondo tempo sulle note di “Romagna mia”.
Al triplice fischio tutta la squadra biancorossa si porta sotto la Est per i festeggiamenti, prendendosi abbondanti e meritati applausi.
L’auspicio finale non può essere quello che ai supporters Riminesi, nel futuro più prossimo, venga concessa la possibilità di ritornare in trasferta a sostenere la maglia a scacchi.
Per dovere di cronaca, faccio presente che a primo tempo già iniziato, una mezza dozzina di tifosi Imolesi sono stati fatti sistemare nella Tribuna laterale lato settore ospiti, che quest’anno, salvo tifoserie con numeri importanti, sarà il nuovo settore adibito appunto agli ospiti; nessuna pezza o altro materiale distintivo, solo un paio di cori e niente di più.
Gilberto Poggi.