La notte del tifo biancoceleste non è stata tutta rose e fiori. Lazio-Bayer Leverkusen ha avuto, per molti sostenitori laziali, un lato tutt’altro che felice. Perquisizioni e atteggiamenti al limite della follia hanno infatti caratterizzato l’ingresso allo stadio Olimpico, soprattutto dalle parti della Curva Nord, sede del tifo più acceso e più caldo. Come se non bastasse la discussa e discutibile divisione delle curve…

File chilometriche di più di mezz’ora, DIGOS al cancello in basso, polizia in tenuta antisommossa sulle scale che portano alla curva, separata in due da un cordone di stewart: questo è quello che si sono trovati davanti i tifosi della Lazio. Come se ieri, allo stadio Olimpico, ci fosse una sorta di riunione tra i più pericolosi delinquenti di Rebibbia e del Regina Caeli. Ma non è finita qui: perquisizioni a tappeto, praticamente una ogni dieci metri, alcune francamente abbastanza incomprensibili. Via cappello, sciarpa, scarpe, cinte, maglie sollevate e qualcuno si sarà chiesto “Oddio ma stiamo a Fiumicino?”. E ovviamente un trattamento di riguardo è stato riservato anche alle ragazze, giusto per rispettare la parità dei sessi: borse perquisite e totalmente svuotate, via i giacchetti dalla vita e verifiche in parti del corpo forse un po’ troppo intime…

Nessuno mette e dubbio e sottovaluta i piani per la sicurezza (anche se poi viene da chiedersi, con tutti queste misure, certi bomboni come facciano ad entrare…) Il problema è un altro. Qual’è obiettivo di tutto questo? Davvero si crede che siano questi modi, che umilmente ci permettiamo di definire quasi prepotenti ed atti ad intimorire, siano lo strumento per la tranquillità negli stadi? Il rischio è che il tutto si riveli un’arma a doppio taglio. Di questo passo gli stadi diventeranno tranquilli sì, ma perché vuoti. Così si rischia di uccidere il tifo, l’unica, per quanto piena di difetti, parte sana di un calcio ormai sempre più marcio. Pensateci e riflettete. A chi servirebbe questa morte? Lasciamo ai signori della sicurezza e della onniscienza la semplice (o difficile?) risposta.