Alla luce del tentativo maldestro da parte di società e dirigenza di addossare le proprie colpe e responsabilità alla tifoseria, ci pare doveroso fare chiarezza e raccontare la nostra versione dei fatti a prova di qualsiasi contraddittorio , chiarezza che come già segnalato nel precedente comunicato è mancata da parte della società Acireale calcio.

Lunedì mattina, all’indomani dell’ennesima brutta sconfitta dell’Acireale contro l’ultima in classifica, la tifoseria ha ribadito quanto aveva già espresso nei giorni precedenti ovvero che a nostro avviso l’allenatore andava esonerato per dare una svolta ed una scossa alla squadra in evidente balia degli eventi negativi. La dirigenza finalmente sembrava essere consapevole e convinta della scelta da fare, tanto è vero che poche ore dopo usciva la notizia che Pagana stava meditando di dimettersi, salvo poi in serata sorprendentemente ricevere la piena fiducia della società in una nota trasmissione. La stessa sera i responsabili dei gruppi organizzati vengono invitati dalla dirigenza ad un incontro, fissato per il pomeriggio di martedì, incontro cercato e voluto dalla dirigenza e nel quale senza nessuna aggressione di qualsiasi tipo ma con un confronto accesso veniva ribadito quanto espresso in precedenza; la tifoseria chiedeva l’esonero di mister Pagana, senza nessuna imposizione ma facendo valere esclusivamente il nostro punto di vista.

La dirigenza e l’innominabile sponsor rispondevano minacciando i presenti di abbandonare la nave se non avessimo accettato la figura di Pagana rimanesse allenatore fino alla fine del campionato nonostante i pessimi risultati ottenuti fin qui; dopo un lungo confronto le parti si lasciavano con il seguente accordo: Pagana esonerato, obiettivo vittoria del campionato da perseguire, nonostante il nostro invito a ridimensionare considerando l’annata fortemente pregiudicata dalla pandemia e da mancati introiti per evitare debiti e zavorre che già in passato abbiamo nostro malgrado conosciuto, nonostante i calciatori non percepiscano stipendi da diversi mesi come confermato da loro stessi, poi a fine stagione si tiravano le somme e si prendevano le migliori decisioni per il bene della maglia.

I tifosi abbandonavano serenamente il Tupparello, i dirigenti vi restavano chiusi in ufficio in riunione.

Cosa sia avvenuto dopo noi non lo sappiamo!

Ma la strategia è stata scoperta 2 ore dopo, quando da quella stessa stanza di ufficio veniva fatta trapelare la notizia agli organi di stampa che i dirigenti stessero meditando il proprio disimpegno poi confermato dal meschino e vergognoso comunicato della serata di ieri , il quale cerca di spaccare e mettere in cattiva luce la tifoseria organizzata, quella stessa tifoseria che senza lesinare sforzi e sacrifici e sapendo che molto probabilmente non avrebbe assistito alle partite , si è abbonata in massa portando liquidità anticipata nella casse della società, la stessa tifoseria che ha accolto il cambio di logo(cambiamento imposto dalla società) tifoseria che si è sobbarcata la spesa di circa 30 mila euro per fare ricorso ( poi vinto in giudizio ed in appello al tar ) alle diffide degli “steward” per colpe di gestione della stessa società, che dopo averci promesso di prendersi il proprio onere in quella circostanza e che in una nota intervista dichiarò che non avrebbe continuato l’iter per il ricorso della vicenda Cannino ( acr messina – acireale) , in virtù di ciò la stessa società dichiarava pubblicamente che avrebbe destinato quelle risorse ad aiutare i tifosi coinvolti in quell’assurdo provvedimento, risorse e aiuti poi mai visti ! mancanza che però non gli ha impedito di chiederci un ulteriore sforzo economico nel sottoscrivere tessere e abbonamenti puntualmente adempiuto come ogni anno in aggiunta a cambiali e prestiti che i tifosi si sono intestati per coprire i buchi del passato. Quegli stessi tifosi che oggi vengono definiti in malo modo e attaccati, scaricati da una società che abbiamo appoggiato, aiutato e difeso sempre e che oggi ci tradisce.

Avevamo chiesto chiarezza e trasparenza, ci hanno risposto con tutto ciò che abbiamo sempre combattuto e che la tifoseria ha cercato di lasciare fuori dall’Acireale : loschi personaggi il cui modus operandi nel calcio è quello di fare “rrimini e intrallazzi” di “giocare” con più mazzi di carte chissà per quali oscuri obiettivi, di fare e disfare, di sbeffeggiare un’intera città di situazioni ambigue e per nulla chiare; siamo contrari a tutto questo schifo che ruota attorno al calcio, fatto di allenatori che portano sponsor che in quanto tale dovrebbe essere solo un partner commerciale e non un padre padrone a casa di altri.

Il signor Alì, l’innominabile, quando si avvicinò alla nostra realtà lo ha fatto con la promessa che nei tempi si sarebbe esposto, acquisendo la presidenza della società; esattamente quello che volevamo ed abbiamo esternato sin dal primo incontro, una figura presente e rappresentativa, fino ad allora la gestione doveva essere degli Acesi e dell’Associazione, quest’ultima garante per difendere l’Acireale dagli sciacalli ma che nell’ultimo anno ahi noi è stata estraniata nonostante abbia portato abbonamenti e soci ( ergo soldi) e quella società che abbiamo tutti insieme ricostruito con sacrifici e orgoglio è passata di fatto nelle mani di uno sponsor , lo stesso che mentre domenica scorsa l’Acireale versava il proprio sangue a Rende, si faceva le foto a centrocampo in quel di Troina, rappresentando un’altra squadra in una gara dello stesso campionato, ma di cosa stiamo parlando??!!

A beneficio della trasparenza( da noi sempre palesata) ribadiamo che nessuno è stato assolutamente aggredito, non abbiamo preteso nessuna vittoria del campionato, né questa estate né adesso ma anzi, vista l’evidente difficoltà dovuta alla stagione particolare che il mondo dello sport sta vivendo, abbiamo proposto sia ieri che negli scorsi mesi durante il via vai del fantacalcistico mercato dell’Acireale un ridimensionamento per non maturare debiti e poterci riprovare l’anno prossimo in maniera più ponderata e in condizioni migliori. La società invece ha voluto proseguire nel suo obiettivo tanto sbandierato in estate, con nostro compiacimento in quanto tifosi, rassicurandoci sulle capacità della stessa a portare avanti il “progetto” senza intoppi.

In conclusione ieri i tifosi sono stati attirati in un tranello e accusati di cose che non sono avvenute, dato che insieme alla dirigenza avevamo raggiunto un accordo e ci eravamo lasciati in maniera propositiva, prima di essere gettati in pasto alla piazza . Loro si sono costruiti un alibi perfetto per disimpegnarsi, gettando le colpe su chi li ha sostenuti , una scusa costruita ad arte, bella e buona che però ha le gambe molto corte per non portare avanti una storia lunga 75 anni che rischia di morire per non esonerare un allenatore , per un monaco si perde un convento, ma chi ci crede ??

Per noi la categoria e gli obiettivi non sono mai stati la priorità, la nostra priorità è il proseguimento dell’attività sportiva e agonistica della nostra amata Acireale calcio , vessillo che abbiamo difeso sempre e comunque a nostre spese.

In virtù di ciò ribadiamo che noi ci siamo e ci saremo sempre e difenderemo il nostro Acireale contro tutti e tutto!

Passione e Mentalità
Curva Sud Jacopo Polimeni