Il terreno di gioco di San Bartolomeo al Mare, ridente località in provincia di Imperia, è situato tra le case di quello che sembra essere un complesso residenziale immerso nel verde. È il classico campetto di provincia, dotato anche di una piccola tribunetta. Su questo campo, questa sera, l’Albenga sfiderà la formazione della Dianese&Golfo, squadra partecipante al campionato di prima categoria ligure, ma che ha la chiara ambizione di effettuare il salto nella serie successiva. L’Albenga, dal canto suo, dopo l’ottimo campionato di Eccellenza della stagione passata, si sta preparando al meglio per l’imminente inizio del nuovo torneo. Questa, di fatto, è la sua prima amichevole estiva e servirà a testare i nuovi innesti e a provare gli schemi di gioco per il campionato (e prima ancora la Coppa) ormai alle porte.

Nonostante sia semplicemente una partita amichevole, per altro senza neanche troppe pretese, gli Ultras dell’Albenga hanno comunque deciso di voler essere al fianco della propria squadra in questa prima uscita stagionale.

I sostenitori ingauni arriveranno quando il primo tempo è già iniziato da almeno venti minuti. Varcano il cancello di ingresso in corteo, accendendo alcune torce e alcuni fumogeni, sventolando diverse bandierine e cantando a squarcigola. I pochi spettatori presenti sugli spalti accolgono con curiosità l’arrivo degli ultras dell’Albenga e anche alcuni giocatori della squadra di casa si guardano con aria piuttosto interrogativa.

Si sistemano all’estrema sinistra della minuscola tribunetta del campo sportivo, affiggono i propri striscioni (tra i quali segnaliamo il drappo della “Sezione Svizzera” con la bandiera elvetica come sfondo) e iniziano a tifare, accendendo ulteriori torce e fumogeni e creando un bell’effetto coreografico nonostante l’esiguo numero.

Uno dei primi cori è destinato ad uno dei leader storici della tifoseria ingauna rientrato anticipatamente da una diffida ingiusta comminatagli all’inizio della scorsa stagione. Subito dopo, ovviamente, partono i cori a favore dei diffidati in generale e, successivamente, ci si concentra sull’apporto vocale nei confronti della squadra impegnata in campo. Non mancano i cori contro la repressione, le forze dell’ordine e sopratutto contro gli odiati rivali dell’Imperia (tra qualche settimana si affronteranno in un incontro valevole per la coppa di categoria), visto che tra l’altro ci troviamo ad una manciata chilometri dal capoluogo del ponente ligure.

Di lì a poco termina la prima frazione di gioco e i calciatori dell’Albenga, prima di schierarsi nuovamente in campo per il secondo tempo, si dirigono nei pressi dello spicchio occupato dai propri sostenitori per salutarli e ringraziarli, con un applauso, per la loro presenza.

L’ingresso in campo per la seconda parte dell’incontro è accolto inoltre, dai tifosi ingauni, con una piccola coreografia realizzata grazie all’ausilio di alcuni fogli di carta lucida di colore giallo e rosso. Successivamente, mentre le ostilità sul rettangolo di gioco sono già riprese, verrà esposto anche uno striscione riportante la scritta “SIAMO TUTTI BARCELLONA”, chiaramente riferito ai tragici, e recenti, avvenimenti in terra catalana legati al terrorismo.

Nel secondo tempo, tra cori continui e battimani ben coordinati, ci sarà spazio anche per alcuni cori dedicati a gemellati di Sanremo e per i ragazzi della sopraccitata sezione elvetica della tifoseria dell’Albenga, presenti quest’oggi.

Sul campo la partita, nonostante la differenza di categoria, è molto combattuta, con diversi capovolgimenti di fronte e veloci contropiedi da entrambe le parti. Al termine dei novanta minuti di gioco ad avere la meglio sarà comunque l’Albenga che si imporrà sulla compagine di casa con il risultato di 3 a 1. Al triplice fischio i calciatori ingauni si recheranno, quindi, come di consueto, a salutare e a ringraziare i propri ultras per il sostegno ricevuto, ricevendo, di rimando, l’applauso di incitamento, anche in vista della stagione calcistica che sta per iniziare.

Terminata la partita gli ultras dell’Albenga abbandoneranno di nuovo il campo sportivo in corteo, accendendo nuovamente alcune torce e alcuni fumogeni, e prima di salire sulle auto con le quali hanno raggiunto la località di San Bartolomeo, si raduneranno nei pressi del parcheggio per lanciare un coro simpatico e goliardico nei confronti degli abitanti degli appartamenti tutti intorno all’impianto sportivo, evidentemente non abituati a tutto quel fracasso in occasione di una partita di calcio.

Ci scusiamo per il disagio” è lo slogan scandito più volte dagli ultras di Albenga, concluso poi con un lungo applauso degli stessi sostenitori ingauni, prima di abbandonare definitivamente la piccola cittadina che oggi ha avuto modo di ospitarli e vederli all’opera.

Daniele Caroleo.