Un tempo esistevano rapporti piuttosto distesi tra romanisti ed empolesi, addirittura quest’ultimi si concedevano qualche puntatina in Curva Sud per ammirare e prendere spunti dal CUCS e dagli altri gruppi che popolavano l’universo ultras giallorosso. Detto per inciso, almeno negli anni ’80, molte tifoserie italiane si recavano a Roma per ammirare dal vivo la Curva Sud, infatti il CUCS è stato tra i gruppi più ammirati e scopiazzati in giro per mezza Europa.

Poi c’è stato il declino ma a ben vedere non solo il Commando ha chiuso i battenti, ma tutti i grandi gruppi ultras, escluso rare eccezioni, hanno dovuto lasciare il campo alle nuove generazioni. Che il passaggio di consegne sia stato indolore o meno, la certezza è che il grande gruppo guida pian piano è stato soppiantato da altre sigle spesso informali, che hanno trasformato il fenomeno di aggregazione di massa in un fenomeno di portata minore e più facilmente gestibile (o controllabile, a seconda di come la si guardi).

Le cause di questa metamorfosi sono molteplici, sicuramente da una parte la crescente repressione ha fatto ammainare la bandiera ai personaggi più in vista, ma personalmente non trascurerei neppure l’esigenza di lasciarsi alle spalle molta della responsabilità che avevano i grandi gruppi rispetto sia alla curva stessa, sia verso il mondo esterno. Che il calcio sia in continua evoluzione questo è noto ed evidente ma anche l’ultras ha dovuto ed in parte voluto, cambiare le proprie abitudini ed il proprio essere.

Se oggi da una parte troviamo sempre i Desperados in prima fila, coadiuvati da Blue Generation ed Ultras, sull’altro versante i gruppi romanisti sono un universo difficile da decifrare per chi non vive Roma, la Roma e la Sud dal suo interno. Balzano all’occhio alcuni striscioni di gruppi storici: vedere ancora Boys o Fedayn fa inevitabilmente tornare a qualche anno indietro, quando il panorama della Sud era un attimino più decifrabile anche per i non frequentatori della curva stessa.

Gli empolesi si son persi per strada i Rangers, uscita di scena che a mio parere non è stata indolore da parecchi punti di vista. I romanisti hanno provato a portare stabilità con lo striscione “Roma” ed a parte l’aspetto estetico, che è pur sempre una variabile personale e soggettiva, in questa serata la Sud formato trasferta ha mostrato una compattezza che rappresenta un ottimo viatico per il futuro.

Romanisti che come da tradizione si presentano ad Empoli con numeri importanti, il settore ospite viene preso d’assalto, ma anche in tribuna prendono posto parecchi tifosi della zona di fede giallorossa. La Maratona è il solito catino del tifo azzurro, le presenze sono molto buone, nonostante la serata dal punto di vista climatico non sia delle migliori, con una pioggia piuttosto insistente che cade fino a poche decine di minuti prima del via delle ostilità.

Empolesi che anche questa sera fanno il loro dovere: tifo abbastanza costante per la squadra e bandieroni che di tanto in tanto offrono un bel tocco di colore. Al loro fianco c’è da segnalare la presenza dei gemellati di Montevarchi e dei Boys Parma, presenza quest’ultima che non passa inosservata ai giallorossi, che non mancano di inveire contro per confermare una poca reciproca simpatia.

Tifo romanista che parte su ottimi livelli e riesce a stabilizzarsi sui medesimi, sicuramente l’aspetto numerico avvantaggia gli ospiti che quando trovano l’appoggio di gran parte dei presenti, riescono a creare un bel tifo, incisivo e costante, che riesce a fare la differenza. Di fatto il tifo romanista è ben coadiuvato dai volenterosi che si sistemano in balconata, ma è pure spalleggiato egregiamente da quegli ultras e tifosi che riescono a far partire un coro e rilanciarlo parecchie volte in maniera continua e senza grossi cali di tensione.

In alcuni frangenti il tifo diventa una bolgia ed anche a livello estetico i giallorossi si fanno apprezzare per le tante bandiere a due aste e per qualche bandierone che viene sventolato per larghi tratti della gara. Tifo costante per la Roma senza dimenticare i diffidati ed i cori contro la repressione, infine un paio di nomination se le prendono i napoletani ed i già citati parmensi.

I tre punti se li aggiudica la Roma, non senza faticare ed alla fine entrambe le squadre si prendono i meritati applausi da parte del pubblico.

Valerio Poli