27-05-2018: Ercolanese-Igea Virtus 0-3
Finale Play Off Serie D Girone I.
Gara unica
Finale play off del girone I di serie D posticipata di una settimana per via della coda creata dallo spareggio per andare in serie C, disputato a Reggio Calabria, tra Vibonese e Troina. Ercolanese ed Igea Virtus ci arrivano dopo aver battuto a domicilio rispettivamente Nocerina e lo stesso Troina. Si gioca in gara unica in casa della miglior piazzata in campionato, ossia l’Ercolanese.
Personalmente sono al mio esordio assoluto ad Ercolano, così cerco di partire alla buon’ora per arrivare in tempo per vedere bene sia lo stadio, interno ed esterno, che la città popolata. Arrivato a Napoli, la circumvesuviana mi porta nella storica città campana, ma non scendo alla fermata “Scavi”, bensì a “Miglio d’oro”, nome ripreso dal tratto di strada che dagli scavi arriva fino a Torre del Greco, fermata che mi permette di scendere vicino allo stadio, distante meno di cinquecento metri.
Nei pressi dell’impianto “Raffaele Solaro” posso vedere il bel lavoro fatto dagli ultras ercolanesi sui muri dello stesso: dei veri e propri capolavori i murales da loro disegnati. Visitato accuratamente l’esterno dello stadio mi porto verso il centro di Resina, come fino al 1969 era conosciuta la città e noto un forte movimento di gente in direzione stadio, tutti con qualcosa di granata addosso. In una zona nevralgica della città si nota anche il grosso striscione: “AL SOLARO IN MASSA!” per richiamare quanta più gente possibile a questo evento per loro cruciale.
Dopo un giro della città, entro sul rettangolo verde dove apprendo che la partita comincerà alle 16.30, con mezz’ora di ritardo in quanto il pullman ospite è rimasto lungamente bloccato nel traffico domenicale. Poco male visto che i padroni di casa, presenti già in massa sulle tribune, allietano questo pregara accendendo delle torce ed effettuando tantissimi battimani, accompagnati per l’occasione dai loro gemellati di Caivano con tanto di pezza in vista.
Lo stadio è composto di una sola tribuna scoperta, nella parte finale della quale una barriera in ferro la divide creando il settore ospiti, mentre il terreno in erba naturale è da far invidia a squadre di categoria superiore. A proposito di ospiti, i siciliani dell’Igea Virtus fanno ingresso a pochi minuti dal fischio d’inizio, divisi in due gruppi: la parte più numerosa sventola un bandierone con lo “smile”, mentre i ragazzi dell’”ARMATA ’98″ effettuano cori per i diffidati accompagnati da battimani.
Quando le squadre finalmente entrano in campo, il settore dei padroni di casa si colora grazie all’accensione di tre torce e allo sventolio di vari bandieroni e tante bandiere, mentre nel settore ospiti si sventola il bandierone ed una bandiera a scacchi giallorossa.
Nel primo tempo i padroni di casa ci metteranno un po’ per organizzarsi, però poi il tifo risulta molto continuo e deciso con una sempre discreta intensità dei cori. Molto in forma i ragazzi di casa che effettuano tantissimi battimani ad accompagnare i cori, oltre un continuo sventolio di bandiere. Durante la prima frazione accendono pure un paio di torce in momenti diversi della sfida. Nel secondo tempo continuano invece a tifare senza demordere, seppur la squadra ospite passi in vantaggio dopo appena sette minuti.
Al diciannovesimo minuto della ripresa l’Igea Virtus raddoppia e a dodici minuti dalla fine chiude definitivamente i giochi siglando il terzo gol. Mentre la gente abbandona anzitempo lo stadio, restano solo gli ultras e qualche altro tifoso a sostenere la squadra granata che comunque ha disputato un buon campionato.
Il tifo dei siciliani, almeno nella prima frazione, risulta alquanto discontinuo con i cori mai in sintonia tra i due gruppi. Qualche bel battito di mani e di tanto in tanto un bandierone che sventola, ma nel complesso le pause l’hanno fatta da padrone. Nel secondo tempo crescono di pari passo con la squadra, che ad ogni marcatura festeggia sempre sotto al settore ospiti. Il tifo inevitabilmente cresce e diventa più continuo, i cori vengono accompagnati da bei battimani, fermo restando qualche pausa.
Al triplice fischio finale i sostenitori ospiti, tolte le pezze e scesi dai gradoni, esultano con i giocatori per questa vittoria bella ma più che altro simbolica, visto che determina la graduatoria in vista di futuri ripescaggi in Serie C che potrebbero rimanere solo teorici.
Dalla parte opposta tanta delusione, oltre a qualche lacrima negli occhi dei giocatori per aver sprecato questa chance, più unica che rara. Saranno proprio i tifosi a cercare di consolare in qualche modo i propri atleti, ringraziandoli comunque per l’ottimo campionato disputato. Con il calar del sole cala anche il sipario su questi play off di serie D che ancora non si è ben capito quanto valgano e a cosa servano.
Marco Gasparri