Fano e Monza si ritrovano dopo quel fatale maggio del 2013, quando il Fano del presidente Gabellini retrocedette nei dilettanti e nell’ultima partita fu sconfitto proprio dal Monza 7-3, con l’orgoglio fanese che all’epoca portò in trasferta nella città brianzola un centinaio di tifosi, con la squadra già retrocessa da qualche partita.

Il Monza in settimana ha cambiato l’allenatore. L’arrivo di Brocchi ha riacceso l’entusiasmo della piazza brianzola, sia per quanto riguarda la squadra che la tifoseria del presidente Berlusconi, oggi assente.

Al seguito della squadra biancorossa, oggi sono presenti a Fano una cinquantina di tifosi, sistemati nel nuovo settore ospiti. Sempre compatti nel loro settore, si fanno sentire a tratti con battimani e cori secchi, davanti alle loro pezze bianco rosso e nere.

Principalmente i brianzoli si compattano dietro gli stendardi dei loro gruppi tra i quali spicca quello storico dei S.A.B Monza, accanto al quale vengono appesi “Monza 1912” e “Curva sud 1912”.

Il risultato gli dà ragione e, sulle ali dell’entusiasmo di un insperato doppio vantaggio, si fanno sentire per tutta la partita

Panthers e Ultras Fano, come di consueto, si sistemano nel settore centrale della maestosa Curva Sud. Sono sempre loro ad incitare la squadra ma, tra grossolani errori della terna arbitrale e un secondo tempo con poco aggressività e senza incisività, non riescono ad evitare la prima sconfitta interna ad opera di un Monza assai abbordabile.

Il problema della mancanza di una punta centrale che finalizzi il grande lavoro del resto della squadra si fa sentire e non consente alla squadra marchigiana di raccogliere punti indispensabili per riprendere quota e assestarsi in zone di classifica più tranquille.

i tifosi sono alquanto scoraggiati e delusi per questa ennesima stagione difficile; non è facile, ogni campionato, dover sempre lottare per non retrocedere sperando costantemente in una salvezza all’ultima giornata. Nonostante questo, ci auguriamo che la curva fanese sia sempre presente con l’entusiasmo e il calore delle stagioni precedenti, quando in più di una occasione aveva proposto una tifoseria da categoria superiore.

Testo di Luca Marchesini.
Foto di Tommaso Giancarli.