Quant’era bello andare allo stadio negli anni d’oro, prima dell’avvento delle Pay TV e dell’incontrastata e irrefrenabile repressione che si è abbattuta nel panorama del tifo popolare. La domenica era luogo di divertimento, aggregazione, svago, compagnia, tifo incessante, accompagnata spesso e volentieri dal rumore dei tamburi e dall’odore acre dei fumogeni. Era anche occasione per confrontarsi “amichevolmente” con gli avversari. Parole che alle orecchie dei più nostalgici scaldano il cuore e riempiono la mente di piacevoli ricordi, difficilmente realizzabili al giorno d’oggi.

Fano-Sambenedettese si preannuncia una sfida tutt’altro che scontata, anche di fronte ad una pioggia incessante che si placherà solamente verso gli attimi finali della gara.

Già dalla giornata di giovedì, la prevendita dei biglietti validi per il settore ospiti è arrivata a quota 50, fino a registrare un numero definitivo approssimato attorno alle 400 persone circa, come previsto anticipatamente in settimana.

Per l’occasione, la società dell’Alma Juventus Fano promuove la più semplice delle iniziative per incitare la gente ad andare allo stadio, prendendo spunto dal celebre “prendi due paghi uno”: i titolari del biglietto appena acquistato in curva (abbonati esclusi) avranno compreso in omaggio la partita che si disputerà mercoledì sera in casa contro la Reggiana.

La media spettatori è di 1.800 persone, di cui 383 ospiti che decidono di muoversi con mezzi propri e pullman. Le zone e i quartieri dinanzi allo stadio Mancini sono completamente blindate dalla Polizia, che per questa occasione ha riservato una “sorpresa” speciale alle tifoserie di entrambe le fazioni.

Infatti, una volta giunto in prossimità della area anti-stadio, noto con immenso dispiacere una scena già vista e vissuta in prima persona che speravo non si sarebbe più verificata: il controllo delle sciarpe.

Ebbene sì, a Fano (e non solo, a quanto si sente di tanto in tanto in giro) le sciarpe sono diventate oggetto di revisioni periodiche da parte di steward e Forze dell’Ordine, impegnate meticolosamente a controllare ogni singolo individuo. Sembrava che tutto si fosse risolto dopo la protesta mediatica e diffusa sui giornali locali da parte dell’intera tifoseria Granata, invece siamo ritornati punto e a capo, a raccontare uno dei tanti, a volte assurdi, epiloghi riscontrati in questi ultimi anni.

Siamo arrivati ai limiti del ridicolo, se permettete. È inconcepibile immaginare come una sciarpa possa diventare uno strumento di discriminazione per via del contenuto “offensivo” che potrebbe contenere al suo interno.

Inutile aggiungere che i controlli effettuati dalla sicurezza, a mezz’ora dal calcio d’inizio, abbiano provocato dei rallentamenti agli ingressi e ai botteghini. Anche agli ospiti è stato riservato lo stesso “trattamento” che ha ulteriormente rallentato l’ingresso dello zoccolo duro della tifoseria, entrato con 10 minuti di ritardo dal fischio d’inizio.

Sul campo la sfida è piuttosto combattuta e le due squadre si equivalgono e la differenza sul piano del gioco pare non essere così marcata. Sugli spalti ancora meglio: i supporters locali, i Panthers e gli Ultras Fano, si presentano bene dal punto di vista visivo. Sullo striscione dei Panthers Fano compare una pezza “british”, che presenzia in curva per l’occasione, vista la presenza di alcuni ragazzi provenienti da alcune località della Lombardia, oltre alle solite pezza in memoria di Bronco, “Assenti Presenti”, “Ezio presente”, quella distintamente di colore giallo della sezione Bar Mary e un’ultima di più recente realizzazione di colore blu con scritto “mentalità ultras”.

Gli ospiti riescono a compattarsi e a sistemare le pezze, come detto, solamente dopo 10 minuti dal calcio d’inizio e si presentano con le pezze dei gruppi rappresentativi: “Futili Motivi”, “Bandaraia”,”Cupra Libre”, “Stoned Again”, ”Allegra Brigata” e “IRR”.

Gli ultras della Samba danno colore al settore con delle bandierine rossoblù concentrate dove risiedono gli ultras e sventolate durante tutta la gara. Accendono inoltre diverse torce offrendo un bell’impatto visivo.

A livello canoro le due fazioni si equivalgono e non mancano gli sfottò né da una parte né dall’altra. Nel primo tempo la Curva di casa espone uno striscione di solidarietà e rispetto nei confronti di Luca Fanesi, l’ultras della Samb coinvolto maggiormente negli scontri avvenuti a Vicenza contro la Polizia, ristabilito solamente pochi giorni fa: “Oltre i colori Forza Luca”, prontamente applaudito dagli ospiti.

Durante la ripresa i padroni di casa passano avanti e galvanizzati dal momentaneo vantaggio contro i rivali, si sentono con più impegno ed entusiasmo. A un quarto d’ora dalla fine, la Samb trova la rete del pareggio e i 400 provenienti da San Benedetto si fanno sentire e non poco. Di lì alla fine, sono gli ospiti che riprendono l’entusiasmo e accendono un paio di torce . Al triplice fischio, la partita finisce sul risultato di 1 a 1 ed entrambe le curve applaudono i propri giocatori, per poi abbandonare definitivamente il Mancini e chiudere anche questa pagina sportiva di calcio.

Tommaso Giancarli