Via libera ai neretini e clima delle grandi occasioni quello di oggi al “Vito Curlo” per una sfida resa ancora più commovente ed emozionante dall’ultimo saluto al “guerriero” Giovanni Custodero, giovane calciatore fasanese morto per un sarcoma. La sua coraggiosa battaglia contro l’infame malattia era stata supportata anche dalla tifoseria e dalla cittadinanza tutta. Oggi le due squadre lo hanno ricordato con un minuto di raccoglimento e anche gli ultras della Curva Sud hanno voluto onorarne la memoria con un piccolo copricurva e uno striscione esposto in balconata inferiore.

Passando alla più faceta analisi del tifo, sugli spalti il clima ha poco da spartire con la serie D, considerata la nutrita rappresentanza ospite e gli oltre 1.300 spettatori assiepati sulle gradinate.

Partendo dagli ospiti, raramente si era visto un gruppo così bello attivo a Fasano. Arrivano in circa 200 e compattatisi alla meglio, sono autori di una prova in cui tengono degnamente testa alla curva sud di casa. Il loro tifo è quello tradizionalmente italiano, con cori prolungati accompagnati da megafono e tamburo. Bandieroni sempre al vento, cori a tratti possenti, belle manate e buona la sciarpata.

Di fronte, i fasanesi si compattano centralmente e, dopo il ricordo del “Guerriero” in cui accendono anche qualche torcia, realizzano il consueto tifo volenteroso e continuo. Partita impegnativa sotto il punto di vista ultras, vista la nutrita presenza neretina, ma anche i padroni di casa sfoggiano una prova più che buona.

Esposto uno striscione anche per Nicoletta, attivista No Tav di 73 anni, finita recentemente in carcere e al centro di una aspra polemica sulla bontà del sistema penale. 

In campo, dopo una partita pirotecnica la spunta per 3-2 il Nardò a seguito di sette lunghissimi minuti di recupero ed un gol annullato a Cochis del Fasano a ridosso del fischio finale. La squadra neretina può perciò far festa sotto il settore ospiti, quest’oggi davvero bello e carico. Per il Fasano resta la buona prova offerta dalla curva, come sempre e ampiamente dimostrato in questa stagione.

D’Innocenzi Massimo