Due tifoserie storiche che nel tempo hanno avuto una evoluzione che le ha completamente cambiate ma del resto è dura resistere alle modernità anche nel campo ultras, le Brigate Gialloblù da una parte e gli Ultras Livorno dall’altra, hanno lasciato il campo a sigle che nel tempo si sono avvicendate con alterni risultati fino ad arrivare ai giorni nostri dove le due tifoserie, quasi a braccetto, stanno cercando un definitivo rilancio pur essendo i tempi non proprio ideali per che si presenta allo stadio con una sciarpa al collo. Modenesi che qualche problemino lo hanno, si va da alcune diffide piuttosto pesanti che hanno tolto linfa alla Curva Sud fino ad arrivare a qualche voce interna alla curva che racconta di una spaccatura non troppo evidente ma comunque presente nella tifoseria. Chi scrive non è a conoscenza dell’esatta geografia della curva gialloblu, anche se a dire il vero in questo pomeriggio basta dare uno sguardo al settore per vedere la tifoseria non proprio compatta.

A Livorno il problema principale sono i numeri, ovvio che gli ultras son sempre presenti ed a ben vedere tirano avanti la baracca meglio che possono, però manca, e tanto, il contorno, quelle persone che potrebbero spalleggiare ed alimentare il tifo, quelle persone che darebbero un’altra visione della curva. Il problema non è nuovo, è da qualche anno che si è rotto un giocattolo che funzionava se non proprio a meraviglia, diciamo che funzionava bene. I motivi sono molteplici e probabilmente ognuno di noi ne porterebbe uno diverso, la realtà sta nel fatto che esiste un potenziale inespresso e questo rappresenta un evidente tallone d’Achille.

Modenesi che si presentano a Livorno capitanati dalle Vecchie BG con al loro fianco i membri della Gradinata con relativo striscione al seguito. Le due anime del tifo canarino vengono affiancate, a partita in corso, da un altro manipolo di persone che appende alla balaustra alcune pezze (TM che sta per Tradizionalmente Modena e FC Modena Nord Ovest) che fanno presenza ma interagiscono poco o niente a livello vocale.

La Curva Nord accoglie le squadre in campo esponendo uno striscione per un ragazzo vittima di un serio incidente sul lavoro, poi parte decisa con i cori. Gli ultras che stazionano nella parte centrale della curva dettano ritmi e tempi, si sbracciano non poco per coordinare il tifo ed i risultati non tardano ad arrivare, con alcuni cori ben fatti che si fanno sentire chiaramente. L’incitamento non viene mai meno, alcuni cori riescono pure a coinvolgere gran parte dei presenti, specialmente a metà primo tempo la curva riesce a tenere alto un coro per diversi minuti, rilanciandolo di volta in volta senza perdere d’intensità.

Gli ospiti non riescono a fare un gruppo compatto, sono abbastanza disuniti ma non per questo rinunciano a sostenere la squadra. Un lanciacori si mette spalle al campo e prova a dettare gli ordini, la risposta non è neanche malaccio anche se sono molti i presenti che seguono la partita e solamente di tanto in tanto partecipano ai cori. Gli ultras gialloblù incitano prevalentemente la squadra, si concedono ben poche divagazioni e si concentrano sugli undici in campo.

Il primo tempo termina con la curva amaranto che sostiene la squadra mentre dagli altri settori piove qualche fischio. Non è che la squadra di mister Panucci abbia giocato un calcio spettacolare ma è pur vero che non siamo al Bernabeu o al Camp Nou, lo spettacolo è in proporzione alla squadra e alla categoria. Probabilmente qualcuno è abituato a vedere il grande calcio internazionale alla televisione, ma oggi si gioca un incontro di Serie B, tra l’altro tra due squadre che teoricamente non sono neanche di primissima fascia.

La ripresa la trascorro sotto la Curva Nord, sento poco i modenesi che sono all’estremità opposta dello stadio ma noto che c’è comunque movimento, qualche battimano è ben fatto ed un bandierone sventola per lunghi tratti dell’incontro.

La Curva Nord prosegue con l’incitamento alla squadra, tanti cori per la maglia e per la città, non vengono dimenticati i diffidati e le forze dell’ordine. Viene esposto uno striscione per ricordare la vicenda di Stefano Cucchi e sono intuibili i cori che accompagnano l’esposizione del messaggio.

Il Livorno scardina la difesa avversaria e segna due reti, il tifo amaranto raramente perde d’intensità e trascina la squadra alla vittoria. Alla fine è l’intero stadio ad applaudire la squadra, i fischi si trasformano in scroscianti applausi, evidentemente una parte del pubblico è schiava del risultato.

Qualche coro offensivo tra le due tifoserie, più per alimentare una rivalità che in passato ha toccato anche livelli piuttosto alti, che per un odio profondo attuale. Anche questo è un segno dei tempi che cambiano.

Valerio Poli