Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Quando la Fiorentina incontra una delle due squadre di Milano lo spettacolo è assicurato. E naturalmente non sto a parlare dei ventidue in mutande che corrono dietro ad un pallone, ma degli spalti, quegli stessi spalti che inevitabilmente si animano in partite le quali generano, di volta in volta, lo stesso pathos, la medesima attesa, che invitano ad essere presenti per vincere almeno sui gradoni.

Si gioca di mercoledì sera, giorno non proprio idoneo per una partita di campionato ma, ormai, giorni ed orari sono talmente strampalati che non ci facciamo neanche più caso. È ovvio, però, che qualche defezione ci sia e chi è ai botteghini non può che notarlo. Sono lontani i tempi in cui, a Firenze, i Milanisti occupavano i due settori ospiti; in questa serata viene aperto solo il “formaggino”, che basta ed avanza ad ospitare i tifosi rossoneri.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Curva Fiesole che invece si presenta con il vestito da sera, quello buono, ed infatti numericamente siamo nell’ordine del tutto esaurito, con presenze che in questa stagione hanno lasciato poco margine all’immaginazione. La Fiorentina vola e diverte e la Fiesole risponde sempre presente. Le presenze all’Artemio Franchi non sono affatto male, anche se qualche vuoto è visibile in Curva Ferrovia, territorio dei Vieusseux; ma, in definitiva, vuoi per l’andamento della squadra gigliata, vuoi per la partita di cartello, vuoi per la serata fredda ma non piovosa, lo stadio offre un colpo d’occhio davvero buono, rigettando quella moria di spettatori che ad altre latitudini crea un po’ di nostalgia dei vecchi tempi, quando presentarsi allo stadio obbligatoriamente di domenica pomeriggio era una sana e bella abitudine.

Di Fiorentini e Milanisti sappiamo tutto o quasi, inutile dilungarsi su presentazioni di tifoserie che in un modo o nell’altro hanno fatto la storia del movimento ultras italiano; in questi ultimi anni, in entrambi i casi, ci sono stati profondi cambiamenti ma, in definitiva, i numeri sono stati più o meno sempre all’altezza della fama.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

I primi Milanisti ad entrare nel settore ospiti sono quelli arrivati a Firenze con mezzi propri. Qualche striscione di club viene appeso nella parte superiore del settore, mentre gruppi di amici cominciano a scattare le classiche foto ricordo all’interno del “formaggino”. Quando mancano diverse decine di minuti dall’inizio dell’incontro, fanno il loro ingresso nel settore gli ultras della Curva Sud, attaccando alla balaustra lo striscione da trasferta, qualche pezza e cominciando a far gruppo.

La Curva Fiesole è il solito muro di persone, con qualche bandierone che comincia a sventolare e qualche coro che vorrebbe prendere di mira i Milanisti appena arrivati; ma ancora non c’è organizzazione, così ugole e colore vengono tenuti a riposo ancora per qualche minuto.

Quando le due formazioni rientrano negli spogliatoi per la consueta chiama da parte della terna arbitrale, la Curva Fiesole comincia a far rombare i propri motori e accompagna la squadra milanista con una selva di fischi; naturalmente il più bersagliato è Mario Balotelli, che si prende il primo coro ad personam.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

Le due tifoserie cominciano a prepararsi per l’ingresso in campo delle squadre. I Milanisti, come ormai da tradizione, si fanno notare per le tante bandiere a due aste che vengono alzate e che creano sempre un bel colpo d’occhio, con molte di queste che ci indicano la provenienza; immancabile la sezione di Torino, così come quella Toscana, che si fa vedere anche con un bel bandierone esposto nella parte superiore del settore.

La Fiesole saluta l’ingresso in campo delle squadre con una bella sciarpata contornata dallo sventolio dei bandieroni e dall’accensione di qualche fumogeno. Non mancano nemmeno i messaggi rivolti ancora a Balotelli, che viene preso di mira per la relazione con la Fico.

Se sul terreno di gioco le due squadre devono ancora dare il via alle ostilità, sugli spalti le due tifoserie si scambiano i saluti di rito; un paio di botta e risposta tolgono allo spettatore più ignaro il dubbio di quale rapporto possa vigere tra i due schieramenti. Terminate le schermaglie, le due fazioni pensano all’incitamento della propria squadra: i Viola possono contare su un bacino esagerato, con la Fiesole che ribolle di tifo e passione; i Milanisti fanno quadrato e cercano, seppur in inferiorità numerica, di farsi sentire anche in questa serata.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

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La compattezza dei rossoneri non è un optional, così i cori sono seguiti e risultano essere incisivi, con una buona potenza ed una discreta continuità. Tra i primi, con molto seguito, c’è “Noi siamo la Curva Sud” a ripetere, che risulta davvero bello con un bel battimano finale a chiudere il coro. I rossoneri incitano a più non posso la squadra e la loro prima mezz’ora è veramente di qualità. Gli ultras sono favoriti dal fatto che il settore risponde molto bene alle indicazioni dei lanciacori, i cori dettati sono i classici molto conosciuti che vengono ottimamente rilanciati. Non mancano i consueti sfottò; vengono presi di mira i vicini della Curva Ferrovia che si scaldano soprattutto quando i Milanisti intonano “Come la Juve, voi siete come la Juve”.

Il Milan passa in vantaggio e i Milanisti insistono sull’incitamento alla casacca. Poi, quasi sul finire del tempo, gli ospiti virano le loro attenzioni sui diffidati e sulla libertà per gli ultras, argomenti quanto mai cari alla Curva Sud attuale che si trova nel mirino della pseudo-giustizia per gli ultimi fatti accaduti a San Siro, leggasi contestazione alla squadra che, evidentemente, non è andata giù a più di una persona.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

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Gli ultras viola onorano al meglio la serata. Anche in questo caso il tifo si mantiene su livelli più che sufficienti ed è ovvio che il top lo si tocca quando gli ultras della zona centrale coinvolgono nel tifo la restante parte di curva. Qualche battimano è davvero imponente, così come qualche coro che somiglia ad un boato, ma è altrettanto ovvio che si fa fatica a coordinare una curva ed un potenziale di questa portata.

I Viola ci danno dentro, rispondono per le rime ai Milanisti e non mancano di punzecchiarli in qualche occasione; poi, l’incitamento è tutto per la squadra. La Curva Fiesole non manca di rendere onore a capitan Pasqual, protagonista questa sera della propria trecentesima partita in maglia viola: “300 volte grazie capitano”. Peccato che, dopo neanche venti minuti, il terzino viola lasci il campo per infortunio, non il modo migliore per festeggiare il traguardo delle trecento gare.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

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A livello di colore la Fiesole non manca di mettere in mostra i propri bandieroni, viene accesa anche una torcia, ma le assolute protagoniste della serata sono le bandiere sventolate a centro curva: ogni gruppo ne ha a disposizione almeno un paio, così, quando c’è unità di intenti e si vuol mettere in mostra un po’ di colore, il materiale non manca assolutamente.

Il tifo viola subisce un attimo di sbandamento al gol del Milan, che evidentemente taglia le gambe al contorno dei tifosi. A restare sugli scudi ed a continuare a sostenere la squadra ci pensa lo zoccolo duro degli ultras. Da dire che sul campo è il Milan a giocare meglio, mentre la Fiorentina fa fatica a creare gioco. Il primo tempo premia la squadra di mister Seedorf, più che mai sul banco degli imputati per gli ultimi risultati negativi.

La ripresa si apre con il secondo striscione fiorentino, questa volta si saluta una nuova arrivata: “Benvenuta Violante”. Se i padroni di casa lanciano messaggi, i Milanisti si esibiscono in una sciarpata: il risultato non è da disprezzare ma non è nemmeno dei migliori, in questa occasione qualcuno tra le prime fila preferisce non partecipare anche se, ancora una volta, le bandiere a due aste hanno la capacità di colorare quella parte di settore a secco di sciarpe. I Milanisti proseguono nel loro tifo, le pause sono rare, e, quando la palla è tra i piedi dei giocatori viola, i fischi da parte dei rossoneri allentano un po’ la sequenza dei cori. Anche in questa seconda frazione il settore milanista sembra rispondere al meglio alle indicazioni provenienti dalla balaustra, c’è una buona coordinazione ed il tifo non perde mai incisività.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

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Anche la Fiesole punta sull’incitamento ad oltranza. La squadra viene sostenuta nel migliore dei modi ma, poco prima del ventesimo minuto, è ancora il Milan a trovare la via della rete con il giocatore più bersagliato dal pubblico di fede viola, quel Mario Balotelli che con una bella punizione supera imparabilmente l’estremo viola. Sotto di due reti, la partita si fa dura per la Fiorentina e pure il pubblico vede la sconfitta materializzarsi, anche perché la squadra di mister Montella sembra proprio essere in serata no. A centrocampo Borja Valero viaggia sotto ritmo e l’ex di turno Matri sembra proprio non voler far male alla sua ex squadra.

La Curva Fiesole invia il terzo messaggio della serata: “Onore a Zappino”; poi si fa notare con gli immancabili bandieroni, i cori vengono dettati con buona lena, ma a cantare resta solamente la zona centrale. Il tifo non scema ma è indubbio che vengono a mancare i boati della prima frazione.

Fiorentina-Milan 0-2, Serie A 2013/14

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Quasi sul finire dell’incontro, la Fiesole torna sugli scudi ed una bella sciarpata viene organizzata e tenuta viva per qualche minuto ed è l’ideale saluto ad una serata storta per i colori viola. Qualche coro contro Balotelli, uno contro Berlusconi ed un paio contro i Milanisti sono il finale dei locali, mentre nel settore ospiti è festa grande, con la squadra che lancia magliette e pantaloncini ai propri tifosi. Tra i più felici della serata c’è sicuramente Clarence Seerdorf: per lui è più che una boccata d’ossigeno, magari continuerà ad essere sul banco degli imputati, ma per lui la condanna è rimandata ed i prossimi risultati diranno se è completamente annullata.

Testo e foto di Valerio Poli.