Anche per questo turno infrasettimanale prosegue la protesta dei gruppi organizzati modenesi, sia quelli della Curva Montagnani, sia quelli della gradinata laterale. Posizionati nelle immediate vicinanze dello Stadio Braglia, a inizio partita appendono i loro drappi ed iniziano la loro prestazione canora, fatta di cori dedicati alla squadra, ma anche di cori per i diffidati ed il movimento ultras in generale, protratti per tutto l’arco della partita. Dato il posizionamento all’esterno dello stadio, si vedono anche delle torce, strumenti che all’interno, la scorsa stagione, sono costati una serie di diffide e sulla legge a due misure, dentro e fuori da uno stadio, ognuno può fare le proprie valutazioni e i propri commenti.
All’interno dell’impianto modenese ovviamente tutti i settori sono spogli degli striscioni e drappi, ma in parecchie occasione si sentono vari cori spontanei, sia in curva che in gradinata, forti anche delle segnature della loro squadra.
Circa 200 scarsi i supporter perugini giunti a Modena questa sera: considerando giorno e orario della gara, la presenza è ampiamente accettabile. Nella vetrata sono posizionati i maggiori gruppi della Curva Nord perugina, a livello vocale mi aspettavo qualche decibel in più (considerando anche l’assenza dei gruppi modenesi), ma comunque li ho visti sempre attivi, soprattutto dietro lo striscione degli Ingrifati, a mio giudizio tra i più propositivi in questa serata.
Se per il discorso vocale cito cori alla squadra, ai diffidati e contro la tifoseria di casa, a livello visivo, la prima cosa da menzionare dei perugini sono i bandieroni che ogni gruppo tiene in alto per tutto l’arco della partita. Bella anche la sciarpata in zona Ingrifati nel secondo tempo, in cui si vede anche una torcia.
Segnalo qualche sfottò tra settori confinanti, per via di una bandiera ternana sventolata in gradinata modenese in virtù dell’amicizia tra club modenesi e ternani.
Concludo l’articolo ringraziando i gruppi modenesi per la disponibilità a scattare la loro protesta e per la pubblicazione dei loro comunicati.
Francesco Passarelli.