La vita è fatta di momenti, attimi in cui capisci chi sei, in cui ti accorgi di avere una parte dentro di te che fino a quel momento è rimasta sopita, quasi nascosta ma che presto farà sentire la sua potenza e la sua forza…Nella vita di tutti arriva un momento in cui ti accorgi di possedere quella parte in te che pian piano prende il sopravvento sulle altre, diventando finalmente la tua vera identità, caratterizzando in maniera irreversibile la tua vita e te ne accorgi in un preciso istante, nel momento in cui da bambino ti portano a vedere la tuaprima partita allo stadio e in particolare nell’attimo in cui metti il primo piede su quei gradoni che in seguito diventeranno la tua casa. Ecco… in quel momento ti accorgi di esserti innamorato, un amore vero che condizionerà la tua vita e che delle volte ti porterà anche ad avere dei problemi ma che sarai più che felice di affrontare.Problemi tanti, ma morire per quella passione NO… non è giusto!11 novembre 2007, una data che nessuno ha mai dimenticato: né Roma, né le tifoserie di tutta Italia ed Europa. L’amore per la propria squadra va oltre la stanchezza e così, dopo aver lavorato lanotte come deejay, Gabbo – un ragazzo semplice, un ragazzo come noi – segue la sua passione. Ma quel viaggio fu di sola andata.Randy Pausch diceva: “Trovate la vostra passione e seguitela, non smettete di cercarla perché altrimenti ciò che state facendo è solo aspettare la Mietitrice”. Boato assordante, sventolare di bandiere… quanti di noi hanno chiesto al proprio papà chi sono quelle persone che cantano, battono le mani e sostengono la squadra. A quanti di noi è stato detto: sono gli ultras!Ti giri verso di loro e sorridendo come solo un bambino sa fare, ti dici che da grande sarai uno di loro e quell’immagine ti rimane così fissa in mente che quando torni a casa non fai che pensarci, non fai che canticchiare con voce da bambino l’unico coro che ti è rimasto in mente ma questa diventerà una costante della tua vita perché quei cori, quelle voci, non ti abbandoneranno più. Con il passare del tempo cominci ad andare allo stadio da solo, cominci a fare amicizie… quelle vere, quelle che sai che farebbero di tutto per te;entrerai a far parte sempre più di quel mondo, imparando e acquisendo la giusta mentalità e il modo di fare che non caratterizzeranno solo quei 90 minuti ma tutta la tua vita. Nell’area di servizio di Badia al Pino, vicino Arezzo, quella mattina ci furono scontri tra i tifosi biancocelesti e quelli della Juventus. Gabriele intanto dorme sul sedile posteriore.Interviene la polizia: un agente spara a scopo intimidatorio. Il colpo – esploso dall’altro lato dell’autostrada – raggiunse Sandri al collo e lo uccide. La dinamica fu alquanto strana ed in seguito il poliziotto Luigi Spaccarotella venne condannato a 9 anni e 8 mesi. Da quel giorno l’agente ha trascorso le sue giornate nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, per poi avere diritto prima alla semilibertà nel 2017 e dopo alla scarcerazione. Il resto è storia.Ciao Gabriele!