Mi incuriosisce molto questa partita organizzata dalla Virtus Francavilla, società neo promossa in serie D contro il Lecce, che anche quest’anno militerà in serie C. La compagine della provincia brindisina è pronta a questa nuova esperienza, mossasi bene sul mercato, acquistando giocatori di esperienza e valorizzando anche qualche giovane promessa locale. La società ospitante decide, inoltre, di regalare questa partita ai propri sostenitori, ai quali non chiede neanche un euro per accedere allo stadio, nonostante il blasone dell’avversario: gran bella iniziativa.
Il settore degli Ultras locali si riempie abbastanza presto e sono diversi i gruppi che lo affollano: “Gruppo Compatto”, “Gruppo Alcolico” “Gruppo Autonomo” e “Commando Ultrà”, il più vecchio del settore che riporta l’anno 1998. All’inizio della partita vengono accesi diversi fumogeni bianchi e blu che coprono tutta la gradina.
Quando i giocatori entrano in campo, si sentono esplodere fuori dallo stadio un paio di bombe che annunciano l’arrivo degli “Ultrà Lecce”. Dopo un paio di minuti ed una rapidissima perquisizione, entrano nella tribunetta loro riservata, accendendo subito un paio di torce. Appena sistemati iniziano ad intonare bei cori secchi con le mani al cielo e continuando ad accendere diverse torce e fumogeni giallo, rossi ed arancioni.
La partita trascorre tra i cori dei salentini, i più sentiti sono “Ultrà Lecce Senza Padroni”, quelli contro la tessera del tifoso e contro il loro portiere, schernito in diverse maniere, mentre i cori degli ultras locali, accompagnati dallo sventolio dei loro bandieroni, incitano a gran voce la propria squadra.
Fabio Mitidieri.