Le ore che precedono l’incontro tra Imolese e Rimini sono caratterizzate da abbondanti pioggie nelle due città e solo quando la carovana dei tifosi biancorossi, in rappresentanza della Curva Est e dei club organizzati si mette in marcia direzione Imola, la situazione appare leggermente migliorata pur non lasciando spazio a nessuna certezza.

Nel piccolo impianto a ridosso del più famoso autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, il pubblico non è particolarmente numeroso: per lo più i simpatizzanti rossoblù di casa sono posizionati nell’unico settore di tribuna coperta, mentre nel settore considerato popolare solo qualche decina di giovani ragazzi con un paio di pezze a marchio “Curva nord”. La pioggia che continua a cadere, caratterizzando larga parte dell’incontro, vanifica invece il colore, non permette lo sventolio continuo del bandierone in ricordo del loro amico Lele.

La squadra dell’Imolese lo scorso anno fu per buona parte del campionato la pretendente con più possibilità di promozione, se davanti alla propria strada non avesse incontrato il più blasonato Rimini che poi si è aggiudicato il girone. Al netto di ciò, la compagine rossoblù si è comunque ben comportata nell’arco della stagione, rifilando tra le mura amiche persino una cocente sconfitta al Rimini e togliendosi diverse altre soddisfazioni, a dimostrazione che le partite si vincono comunque sul terreno di gioco al di là del nome che si ha. Con la vittoria dei playoff di Serie D e il successivo ripescaggio, l’Imolese sta ben figurando anche in questo nuovo campionato di Serie C, a differenza dei biancorossi ospiti che non riescono a trovare continuità nei risultati e annaspano nella parte bassa della classifica.

L’ingresso nel settore ospite avviene con qualche minuto di ritardo rispetto al fischio d’inizio, evidentemente qualche rallentamento ai botteghini e le perquisizioni ai cancelli hanno influito, ma nonostante questo, dall’interno del rettangolo verde, i primi cori cantati dalla truppa biancorossa sono arrivati ben distinguibili sin da subito.

Quando i ragazzi entrano tutti assieme può iniziare finalmente la loro gara del tifo. Seppur sul fronte locale ci sia poco da menzionare, tra le due tifoserie serpeggia comunque una certa antipatia, anzitutto sportiva per i campionati disputati testa a testa negli anni passati, ma non si registrano comunque cori di ostilità anche perché, dal punto di vista ultras, sono ben altre le tifoserie su cui i Riminesi focalizzano il proprio odio.

Incuranti del risultato che vede il Rimini già in svantaggio nella prima frazione di gioco e della pioggia che nel frattempo ha ricominciato a scendere copiosa sul terreno di gioco, i ragazzi della Est versione trasferta, guidati dal gruppo RWS, non smettono un attimo di tifare e cercano così di spronare la propria formazione a non mollare, come stanno facendo loro sugli spalti dove, sotto una fitta pioggia e tra lo stupore di qualcuno tra i presenti in campo, c’è anche chi sfida a petto nudo le intemperie.

Anche quando le due formazioni rientrano negli spogliatoi per il proverbiale the caldo, i biancorossi continuano a cantare, forse per recuperare i minuti persi all’inizio del primo tempo. Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo, un Imolese con più grinta e voglia di vincere affonda definitivamente la più blasonata squadra avversaria trovando il raddoppio, per la gioia dei tifosi di casa che si tolgono un’altra piccola soddisfazione nel computo del testa a testa fra le due compagini.

Nonostante il risultato, anche sotto di 3 reti a 0 nel settore ospite si continua senza soste: tra bandiere e manate il gruppo non si scompone, tant’è che anche la sciarpata non risulta affatto male nella sua riuscita.
Il goal della bandiera in pieno recupero non basta ai tifosi riminesi: la brutta figura rimediata è evidente e quando al triplice fischio chiamano la squadra sotto il settore, i cori con cui la accolgono vanno da “Meritiamo di più…” a “Noi vogliamo gente che lotta…”. Oggi gli unici ad aver combattuto e vinto sono loro sugli spalti e questa reprimeda è a dir poco sacrosanta.

Nel frattempo i giocatori rossoblù si possono lasciare andare a liberatori festeggiamenti presso il propio pubblico per questa meritata e importante vittoria che li proietta a sorpresa nelle zone alte della classifica: decisamente un’altra bella soddisfazione per questa neo-promossa.

Gilberto Poggi