Joey Barton torna a far parlare di sé. Questa volta, però, i comportamenti sopra le righe da parte del 31enne centrocampista inglese non c’entrano.   In passato ci avevo abituato ad atteggiamenti violenti, dentro e fuori dal campo: un carattere turbolento, che lo ha portato a cambiare squadra diverse volte, trasferendosi dal Manchester City al Newcastle, fino al Queens Park Rangers (dove milita tuttora), passando per l’Olympique Marsiglia.  Ora, però, Joey Barton si è reso protagonista, su Twitter, di una vera e propria battaglia contro la Football Association e la Nike. E i motivi della protesta sono più che condivisibili: la maglia ufficiale con cui la nazionale inglese giocherà ai Mondiali in Brasile è in vendita per ben 90 sterline, una cifra superiore ai 100 euro.  Barton, uno che di certo non si fa problemi a cercare lo scontro, non le manda certo a dire: «Così ci si prende gioco dei tifosi, quando la finiranno?». E ancora: «Pare ci siano due maglie, la versione ‘vera’ da 90 sterline e la versione ‘stadium’ (che c…o sarebbe?), da 60. Secondo voi i bambini quale delle due chiederanno ai loro genitori?».  La rabbia di Barton è comprensibile. Il centrocampista ha poi aggiunto: «Tutto questo, secondo me, è spaventoso. Il calcio continua a permettere ai soldi di mangiare la propria anima, bisogna fare qualcosa». Non solo, Barton ha anche attaccato duramente la Nike, sponsor tecnico ufficiale della nazionale inglese: «È letteralmente una semplice maglia bianca da gioco con lo stemma dell’Inghilterra cucito, che si può fare in qualsiasi negozio per appena due sterline».  La provocazione di Barton è stata prontamente raccolta dai suoi follower, ed ecco che un portale sportivo, SportBible, ha calcolato quanto costerebbe la maglia dell’Inghilterra proposta da Barton: non più di 16 sterline (14,99 più 2 per lo stemma). E il centrocampista, soddisfatto, ha ritwittato l’immagine. Va detto, a onor del vero, che la maglia si differenzia da quella originale dell’Inghilterra per non avere il colletto blu, ma questo non basta certo per giustificare dei prezzi così esorbitanti e non accessibili a tutti.

[Fonte: Leggo]