Al Romeo Menti di Castellamare di Stabia, stadio intitolato ad una vecchia gloria del Torino calcio scomparsa nella tragedia di Superga, si disputa l’importante match tra Juve Stabia e Cosenza. I campani contendono al Matera il quarto posto, mentre i calabresi cercano i punti necessari per entrare nella griglia play off.

Lo stadio di Castellamare di Stabia, collocato nel Rione San Marco, è abbellito dai tanti murales. Gli stadi italiani pullulano di disegni e scritte che spesso seguono l’evoluzione del mondo ultras, non a caso oggi si preferisce lasciare tracce delle varie lotte che il movimento ha intrapreso (calcio moderno, pay tv, repressione o articolo 9) piuttosto che frasi d’amore per il proprio club calcistico. Gli stabiesi, controcorrente, hanno colorato la propria “casa” con i colori storici della squadra della città, aspetto questo poco scontato vista la ricerca continua degli ultras moderni di abbinamenti cromatici che spesso vanno oltre le proprie tonalità. Pochi sono i richiami alle battaglie ideologiche del mondo ultras, tanti invece quelli per la Juve Stabia e l’orgoglio di appartenenza alla curva sud.

Prima del fischio d’inizio, la curva sud stabiese premia con una targa l’attuale allenatore della Cosenza, Pietro Braglia, mister che nella stagione 2010-2011 condusse il club campano ad una storica, quanto inaspettata, promozione nella serie cadetta.

I tifosi delle vespe mantengono, sia nel tifo che nello stile, un aspetto “vintage”, caratteristica che li distingue da molte curve, piegate spesso a mode passeggere. Una fumogenata anni ’90 accoglie le squadre in campo, mentre per tutto l’arco della gara tiferanno con continuità la propria compagine. Da segnalare cori ostili rivolti ai cosentini e ai loro gemellati casertani, comunque ufficialmente non presenti quest’oggi al loro fianco.

Per quanto riguarda gli ospiti, giudicare il loro tifo è molto difficile, sia per la frattura tra le due anime del tifo calabrese (da una parte infatti la tribuna dall’altra la curva sud) sia per lo scarso apporto canoro offerto quest’oggi al Romeo Menti. Da segnalare l’esposizione di due striscioni, uno in onore di Emiliano Mondonico e l’altro per chiedere chiarezza sul caso del tifoso sambenedettese Luca Fanesi.

Testo di Michele D’Urso.
Foto di Pierpaolo Sacco.

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