Dopo la storica promozione nella massima serie del Crotone, conquistata con il pareggio in trasferta a Modena nell’anticipo di venerdì, in questo sabato si gioca la quart’ultima giornata di Serie B ed il calendario propone un bel Perugia-Bari. I padroni di casa sono all’ultima chiamata utile per un posto nei playoff, ma devono assolutamente vincere per fare punti e sperare, mentre gli ospiti sono quarti in classifica ma anch’essi sono affamati di punti per cercare di arrivare in una buona posizione in vista degli stessi playoff.

Era da un po’ di anni che non venivo a Perugia in macchina e le cose sono cambiate anche qui: sul raccordo di Perugia esco all’uscita Madonna Alta, ma la strada passa per il settore ospiti e quindi viene chiusa al transito dei veicoli che non siano di Bari. Per cui faccio dei giri nei dintorni ma qualsiasi via è pattugliata dalla polizia municipale, che non fa passare niente e nessuno che non sia pugliese. Ormai convinto sempre più della follia di certe scelte decise dall’alto, decido di rinunciare e riprendere il raccordo e provare l’uscita successiva, dove trovo un traffico incredibile in direzione stadio: dalla serie, come complicare al massimo delle cose semplici!

Fortunatamente arrivo comunque in un orario accettabile e quando manca mezzora all’inizio della partita sono dentro. Lo stadio si presenta gremito di quasi diecimila spettatori, la maggior parte dei quali prendono posto in curva seppur questa presenti dei piccoli vuoti. I baresi arrivano in Umbria in quasi mille unità (questo almeno il dato riportato dai giornali nazionali), riempiendo più della metà il settore ospiti e tenendo lo striscione dei SEGUACI a mano per tutta la durata della gara.

Con l’entrata delle squadre in campo i perugini ci omaggiano di una bella sciarpata con i bandieroni dei tre gruppi principali che sventolano in alto, come faranno nel restante tempo di gara. I baresi si cimentano anch’essi con una bella sbandierata composta da bandieroni e bandiere.

Nella prima parte di gara i perugini partono con una buona intensità corale e sono molto continui nei cori, che accompagnano con potenti battimani e mani alzate. Accendono un paio di torce e sul finire del primo tempo ci regalano un’altra bella e fitta sciarpata con, in aggiunta, l’accensione di una torcia nella zona degli INGRIFATI, esponendo inoltre lo striscione: CIAO GEGE.

I biancorossi pugliesi non sono da meno e nel settore ospiti si faranno sentire tanto grazie ad alcuni cori cantati con una discreta intensità. Sono numerosi i battimani e le mani alzate effettuate ed anche le sbandierate sono abbastanza continue. Da segnalare l’accensione di una torcia e di un fumogeno rosso.

Con l’inizio della seconda frazione, sempre in zona INGRIFATI, viene esposto un significativo quanto eloquente striscione: LA FRANGIA IRRIDUCIBILE NON MIGLIORERA’ MAI! STIA SERENO. Lo stesso rimarrà alzato per quasi cinque minuti per amplificarne la visibilità. Obiettivo del messaggio, le parole del questore che, in una recente intervista, aveva definito molto positivo il tifo perugino, anche se “c’è soltanto una piccola frangia di irriducibili che potrebbe migliorare…”.

La curva perugina accenderà una torcia ed un fumogeno rosso e sarà continua nei cori fino alla fine della partita, nonostante il risultato finale di parità che servirà a poco per loro. I baresi, anche in questa seconda parte di gara, si faranno sentire forte ed il tifo si manterrà lineare, con fragorosi battimani ad accompagnare i cori. Quando mancano dieci minuti al triplice fischio, regalano una bella e fitta sciarpata che rimane alzata per un buon paio di minuti, dopo i quali faranno roteare in aria le loro sciarpe.

La partita finisce 0-0, ma lo spettacolo offerto sugli spalti è stato di indubbio valore.

Marco Gasparri.