Dopo aver visto nel pomeriggio il sentito derby marchigiano Jesina-Sambenedettese, mi reco nel vicino PalaTriccoli dove, alle 18, assisterò alla partita di basket tra i padroni di casa e l’Andrea Costa Imola.

Ritiro molto velocemente il mio accredito ed entro nel palazzetto a più di una ventina di minuti dall’inizio della gara e noto i padroni di casa, una decina circa, che già sono indaffarati a preparare lo striscione per il loro ex capitano Maggioli, striscione che rimarrà esposto per tutta la durata della gara. Non è più il tempo degli IRRIDUCIBILI JESI, gruppo importante nel panorama cestistico jesino, ma dopo lo scioglimento comunque ci sono quei tenaci fedelissimi che continuano ad andare a vedere e sostenere il basket.

A ridosso del fischio iniziale entrano circa 25 ultras imolesi che prendono posto nel settore ospiti (in totale sono una quarantina i presenti) e dopo aver sistemato gli striscioni, canteranno per discreta parte della partita, con diversi battimani e mani alzate. Belle le sbandierate, soprattutto quella con il simbolo e la scritta dell’ONDA D’URTO che in pratica sarà sventolata ininterrottamente, mentre nel finale di gara effettuano una bella sciarpata con tre bandiere ed uno stendardo a dar manforte.

Al fischio finale esultano proprio gli ospiti ed applaudono la squadra per questa vittoria tirata fino alla fine. Devo dire che era la prima volta che vedevo gli imolesi all’opera e ne sono rimasto positivamente sorpreso, significa che il panorama della palla a spicchi continua ad appassionare gente ed ultras.

Capitolo locali: come detto non ci sono più gruppi ultras a Jesi, ma solo una decina di fedelissimi che fanno quel che possono; sono tenaci, visto che di tanto in tanto fanno battimani e sventolano delle bandiere, ma per ora sono solo un lontano ricordo i tempi d’oro dei già citati IRRIDUCIBILI.

Marco Gasparri.