“La tessera del tifoso non sarebbe un grosso problema se non si portasse dietro una serie di limitazioni per l’acquisizione della stessa, di discriminazioni per la revoca oltre che una serie di restrizioni della libertà allo stadio”.

Con questa premessa la Nord è intervenuta ieri alla trasmissione “Lunedì di rigore”.

Ciò che si teneva a render di dominio pubblico è che la tessera in sè non sia altro che l’ennesimo disgustoso pagliativo per mascherare l’incapacità di certi organi di stato preposti alla presunta tutela dell’ordine pubblico e non costituisca un reale problema al fine di seguire la Nostra squadra ovunque.
La tessera in sè non è altro che un’estensione del biglietto nominale e non costituisce nulla di nuovo se non l’evidenza di celare palesi disgustosi interessi commerciali coi quali si può tutto sommato convivere, il vero problema per i tifosi che vanno allo stadio sono le modalità di acquisizione e revoca.

In questo momento in termini pratici rimane in vigore in diverse realtà locali l’articolo 9 che priva della possibilità di ottenere la tessera a tutti coloro che hanno subito un daspo sebbene il medesimo non sia menzionato nell’attuale regolamentazione riguardante la tessera stessa e ciò è INCOSTITUZIONALE!.

Altra questione è poi l’estensione a 5 anni di revoca della tessera per coloro che abbiano subito una condanna anche solo in primo grado che è come dire che chi ha subito una condanna dopo averla scontata viene ancora privato del proprio diritto di ritornare libero di andare allo stadio.
Oggi con questa misura per la legge italiana chi sconta una pena anche gravissima riottene subito i suoi diritti di cittadino chi è tifoso no e questo non è ammissibile!

Ultimo gravissimo fatto annesso alla tessera è la possibilità di esserne privato per la mancanza di rispetto del “regolamento da stadio”.
In sostanza oggi PER LEGGE si può esser privati dell’abbonamento per aver stazionato in piedi al proprio posto, per essersi trovati accidentalmente su una scalinata, per essersi poggiati su una balaustra o per non aver occupato il proprio posto indicato dal biglietto dello stadio.
Sebbene tutto ciò possa infatti apparire normale per i frequentatori di diversi settori dello stadio se applicato nelle Curve stravolgerebbe delle consuetudini radicate da più di 40 anni che hanno permesso di far si che le medesime Curve costituissero quel tanto decantato 12° uomo in campo per la Squadra e che certamente no fa danno a nessuno.

La conclusione è che ci si trova davanti a 2 opportunità per il futuro ovvero continuare il muro contro muro ultras/istituzioni sull’opportunità dell’impiego o meno di una “tessera” oppure trovare un punto d’incontro e liberare il campo da tutti gli elementi incostituzionali e liberticidi che sono stati annessi all’introduzione della stessa.

La Curva Nord è fermamente decisa ad impegnarsi per ripristinare la legalità nell’introduzione di un sistema per l’acquisizione della tessera (se tessera deve proprio essere) che rispetti i nostri diritti di cittadini Italiani.

AVANTI CURVA NORD, SENZA IPOCRISIA … SEMPRE FIERI, UNITI E MAI DOMI !!!