Anche per l’arrivo dei Cosentini, così come capitato recentemente per gli amici di Messina, viene predisposta la solita accoglienza nei pressi del Monumento ai Caduti, fra birre, grigliate e chiacchiere. Un incontro fra le parti monco, per forza di cose, data la scelta di una parte della Cosenza Ultras di continuare a boicottare la tessera del tifoso e quindi impossibilitata a seguire in trasferta.
Qualche coro reciproco si estenderà poi anche all’interno dello stadio. Cosentini in buon numero, sicuramente oltre il centinaio, anche se l’impatto visivo non è dei migliori a causa della disposizione disordinata delle pezze e delle persone. Da segnalare anche l’esposizione di uno striscione di incoraggiamento ad un diffidato. Molto più compatta la tifoseria di casa, che continua ad esporre poco o nessuno striscione di gruppo in vetrata, a causa dell’annata molto particolare vissuta a livello repressivo. Sopperiscono un paio di bandieroni sventolati con buona costanza ed una bella sciarpata, ma è una partita senza particolari emozioni sul campo e la cosa si riverbera in certo qual modo anche sugli spalti.
Fra i ventidue attori impegnati sul rettangolo verde, la contesa termina con un salomonico pareggio che permette ad entrambe di rimanere sulla linea di galleggiamento dei play-off, che restano pur sempre una speranza per poter sognare in grande, ma per come sono stati ripensati quest’anno bisognerà davvero lottare con il coltello in mezzo ai denti per spuntarla.
Foto di Giuseppe Scialla.