Siamo alle battute finali di questo lungo campionato di serie B ed in questa terz’ultima giornata decido di andare a vedere Ternana-Cesena. Ai primi manca poco per la salvezza diretta, mentre i secondi sono in piena zona play off e cercano di mettere punti in cascina per migliorare la loro posizione.

Quest’oggi a Terni ci saranno circa 3 mila spettatori di cui quasi 300 cesenati. Lo stadio è quasi totalmente vuoto con la Curva Est che si presenta pressoché spoglia, con pochi ultras e pochi striscioni, mentre la curva Nord è popolata da un discreto numero di ultras che, a livello coreografico, propongono una bella sbandierata.

I cesenati prendono posto negli “anelli” del settore ospiti e cominciano a cantare prima dell’inizio della gara, scambiandosi cori offensivi con i loro dirimpettai rossoverdi. All’entrata delle squadre in campo fanno una bella sbandierata mentre, quando comincia la gara, partono alla grande facendo tanti battimani e mani alzate, ripagati al quarto d’ora dalla squadra che va in vantaggio con Rosseti (che nei minuti finali si farà espellere).

Alla ripresa delle ostilità, i bianconeri ci regaleranno una bella sciarpata con lo sventolio di qualche bandiera e le sciarpe che, anch’esse, dopo esser state tenute aperte per un po’, vengono fatte roteare al cielo. Nel frattempo i ternani partono leggermente in sordina, ma dopo il gol del pareggio segnato dalla propria squadra, due minuti dopo quello del vantaggio cesenate, cominciano a carburare, cantando continuamente ed accompagnando con discreti battimani e belle sbandierate.

Nel secondo tempo le due tifoserie continueranno a tifare abbastanza costantemente, seppur con qualche fisiologica pausa; ci saranno battimani, sbandierate e diversi cori offensivi che le due tifoserie si scambieranno.

In campo finisce pari e patta ed è un punto che accontenta entrambe le tifoserie per la classifica, soprattutto i padroni di casa che raggiungono la salvezza diretta. Applausi dei giocatori alle rispettive tifoserie con gli ospiti che lanciano anche magliette e pantaloncini.

Marco Gasparri.