Le nuvole coprono il cielo di Roma in questa domenica di metà novembre. La città è ferma in attesa del derby previsto per il pomeriggio. A pochi chilometri dallo stadio Olimpico, nel quartiere Tor di Quinto, sorge il Flaminio Real, un circolo sportivo nato sei anni fa, su iniziativa di tre amici con una passione comune: lo sport.

Qui, questa domenica, inizia diversamente dal resto della città, alle 11 è previsto il calcio d’inizio di LUISS-Rieti, incontro valevole per la 12esima giornata del Girone A di Eccellenza laziale.

La LUISS arriva con 14 punti e un cammino tutt’altro che positivo, mentre l’SSA Rieti con 19 punti respira aria di alta classifica. La LUISS, squadra che fa capo a un’importante università privata, è ormai una realtà consolidata nella categoria e da diversi anni ottiene salvezze tranquille. In passato è stata allenata da ex calciatori di livello come Cristian Ledesma e Guglielmo Stendardo, mentre oggi nella rosa milita una vecchia conoscenza della nostra Serie A come Modibo Diakitè.

Sugli ospiti c’è da soffermarsi con molta attenzione: l’FC Rieti 1936, squadra storica laziale, nel 2022 non riesce a iscriversi al campionato di Serie D – dopo un anno di agonia, con la tifoseria che ogni domenica presenziava all’esterno dello stadio contestando – e dichiara fallimento. In seguito al fallimento nascono due società: una che riparte dalla terza categoria prendendo il nome di Nuova Rieti Calcio e un’altra, il Città di Rieti, che riparte della Prima Categoria acquisendo il titolo del Poggio Fidoni, club con 50 anni di storia alle spalle, a sua volta costretto a ripartire dalla Terza.

I tifosi dell’FC Rieti 1936, per diverse motivazioni, tra cui il voler ripartire da zero dopo un fallimento e non condividendo l’acquisizione del Poggio Fidoni, decidono di appoggiare il progetto della Nuova Rieti Calcio e ripartire dalla Terza Categoria. Per un anno seguono la squadra con numeri molto buoni per la categoria, in campi tutt’altro che comodi da raggiungere nelle province di Rieti e Roma. Nella scorsa estate la Nuova Rieti Calcio si fonde con l’Amatrice Calcio, che ottenuta la promozione in Eccellenza non avrebbe avuto campi omologati per giocare, anche a causa della particolare posizione geografica della cittadina duramente colpita dal sisma del 2016, situata ai confini del Lazio e impossibilitata a trasferirsi nel circondario. Nasce così la SSA Rieti (Società Sportiva Amatrice Rieti), subito riconosciuta e seguita dal tifo organizzato. Nel frattempo, pur non contando su nessun tipo di seguito, il Città di Rieti viene ripescato in Promozione cambiando il nome in FC Rieti 1936. Scelta che comunque non sortisce ulteriori attenzioni da parte del tifo organizzato nel capoluogo sabino.

A tirare le redini del movimento ultras reatino, da ventisei anni a questa parte, è sempre il Commando Ultrà. Sigla ormai storica del panorama ultras laziale, prossima ormai a festeggiare la terza decade. Tra le motivazioni più importanti di questa longevità c’è sicuramente la scelta di improntare la propria attività sull’aspetto prettamente ultras e del sostegno alla Rieti, lasciando fuori ogni tipo di discorso politico. Cosa difficile da riscontrare nel Lazio, dove spesso i gruppi si ritrovano a essere una sparuta minoranza a causa della troppa ingerenza politica.

Una longevità che tuttavia è stata resa possibile anche dal ricambio generazionale degli ultimi anni e dal certosino lavoro fatto dal direttivo del CUR, finalizzato a dare una maggiore quadratura a un gruppo che, sempre a fari spenti, da anni presenzia in casa e in trasferta garantendo il proprio appoggio agli amarantocelesti. Inoltre, a differenza del passato, si è lavorato per convivere in maniera sinergica con la componente cittadina del tifo cestistico. Cosa che si è tradotta in un aiuto vicendevole e spesso ambivalente in fatto di seguito dei due sport.

A ridosso del match arrivano i tifosi ospiti, inscenando un piccolo corteo in cui viene ricordato a gran voce Gabriele Sandri, di cui il giorno prima ricorreva il sedicesimo anniversario dall’omicidio di Badia al Pino. Dopodiché i sabini sistemano il proprio striscione e iniziano farsi sentire. La partita non è certo lo spettacolo più grande di questa mattinata, i tifosi ospiti lo sono sicuramente di più: cori a rispondere, battimani e tamburo accompagnano la squadra che però termina il primo tempo 0 a 0, reclamando un rigore all’arbitro. Nel secondo tempo la partita sembra non volersi sbloccare ma a 15 minuti dal termine la Rieti passa in vantaggio: i tifosi sono in delirio e dopo pochi minuti arriva anche il gol del raddoppio. Nel momento in cui si sentono tranquilli e con la vittoria sempre più vicina la LUISS accorcia le distanze. Gli ultimi minuti sono di sofferenza per i tifosi reatini, ma la partita termina con il risultato di 1-2 che fa sperare il CUR e tutti i tifosi ospiti che sognano il grande ritorno in Serie D.

La partita non sarà stata tra le più belle viste ma la passione trasmessa dai tifosi ospiti giustifica la presenza.

Marco Meloni