In quest’estate di passione, diciamo l’ennesima per il calcio italiano, la mannaia del fallimento è caduta anche sul Mantova, che nonostante una salvezza in Serie C, ha conosciuto l’onta del terzo fallimento nella storia della società virgiliana (dopo quelli del 1994 e del 2010).

Per questo ennesimo tuffo nel dilettantismo, il Mantova viene inserito nel girone C della Serie D, raggruppamento che vede impegnate le squadre del Nord-Est (Veneto, Friuli-Venezia Giulia). Per questa prima giornata della quarta serie del calcio italiano, i biancorossi ospitano al Martelli la terza compagine di Verona, vale a dire la Virtus.

Col fido Bisio, altro noto “partitellaro” della nostra rivista, ci dirigiamo in direzione Mantova di buon’ora, arrivando ben presto ma trovando già una discreta fila ai botteghini dello stadio. Per quest’oggi, il dato ufficiale dei presenti dice 1.606 spettatori, suddivisi tra 547 paganti mentre 10.59 sono gli abbonati. C’è anche da aggiungere che al momento in cui vi scrivo, la campagna abbonamenti della società mantovana è ancora aperta.

Alle 15 in punto entrano le squadre in campo, tutto molto bello se pensiamo agli orari insulsi del “calcio maggiore” della Serie A, ed ecco qui che c’è la prima cosa da segnalare dalla curva mantovana: viene srotolato il bandierone copricurva con impresso lo storico marchio del Mantova Calcio, nella parte bassa s’intravede lo striscione a firma Ultras Mantova: “MERITATEVI IL RISPETTO: MAGLIA BIANCOROSSA E IL NOSTRO STEMMA SUL PETTO”; difatti quest’oggi la compagine di casa ha un’insolita maglia bianca con croce azzurra, mentre lo stemma del nuovo Mantova al momento è provvisorio.

Sono circa 300 i componenti attivi nella parte centrale della Curva Te, ai lati di quest’ultimi vengono sventolati i due bandieroni per tutta la partita, ma in parecchie occasioni s’intravedono anche in mezzo al gruppo centrale. Per coordinare i cori viene utilizzato anche il tamburo, grazie al quale verranno effettuati qualche treno e battimano a tempo.

Capitolo cori: oltre ai classici cori per la squadra e per i diffidati, voglio segnalare un originale coro di sostegno per la squadra sulle note de “I Maschi” di Gianna Nannini, coro mai udito in nessun altro stadio da parte del sottoscritto. Verso la parte finale del primo tempo, gli ultras mantovani effettuano cori di disprezzo sia contro la tifoseria veronese, sia contro il Veneto in generale.

Anche nella ripresa il sostegno non manca mai, persino dopo la doccia gelata del gol sconfitta negli ultimi minuti di partita. È al fischio finale che avviene la scena più bella di giornata: gli ultras biancorossi richiamano la loro squadra sotto il settore, effettuando la sciarpata ed alzando i decibel a più non posso, col risultato di scatenare applausi da parte di tutti (pubblico sugli spalti e squadra in campo).

Un manipolo di tifosi ospiti in tribuna laterale dello Stadio Martelli, dietro i drappi di Virtus Verona Rude Firm e Christine Presente; c’è da dire che le pause canore sono ampie, ma nonostante l’esiguo numero di presenti, in varie occasioni sento i cori dei tifosi ospiti, anche per via della mia posizione ravvicinata nei loro confronti. Anche loro a fine partita raccolgono il saluto della propria squadra, che espugna Mantova col risultato di 2-1.

Testo di Francesco Passarelli.
Foto di Luigi Bisio.