Ultima gara del girone di andata, ultima gara dell’anno solare 2018 e ultima gara interna del 2018 per il Matera, che nel giorno di Santo Stefano affronta la Reggina.
A Matera il clima non è sereno, la compagine locale staziona nei bassifondi della classifica (anche a causa della pesante penalizzazione inflitta ad inizio campionato) e i tesserati non percepiscono gli stipendi da alcuni mesi.
Alcune indiscrezioni, durante la settimana, parlavano di uno sciopero dei calciatori proprio per rivendicare le mensilità passate, in questa gara interna e così è stato, tant’è che quest’oggi in campo sono scesi i ragazzi della Berretti con il relativo staff tecnico.
La gara contro i calabresi si disputa in un freddo e soleggiato pomeriggio con fischio d’inizio alle 14:30. Sugli spalti si registrano circa trecento spettatori con una settantina di tifosi giunti da Reggio Calabria.
Dal punto di vista del tifo c’è veramente poco da raccontare: nel settore abituale dei locali è presente il solito zoccolo duro che ha presenziato durante tutta la partita in silenzio e dietro i soliti striscioni.
I calabresi si sono posizionati nella zona centrale del settore ospiti, dietro la loro pezza (rovesciata) che li identifica e hanno eseguito, a sprazzi, alcuni cori per tutti i novanta minuti. Hanno cercato pure di colorare il settore con una bandiera sventolata in continuazione.
C’è poco da dire pure per quello accaduto in campo: il risultato è stato dilagante a favore degli ospiti (come era prevedibile), con i baby biancazzurri che sono riusciti a tenere il terreno di gioco per una mezz’ora abbondante; la gara si chiude sul punteggio di 6-0 a favore dei calabresi.
A fine gara la gradinata chiama a raccolta i ragazzi sotto il settore e invita i giocatori a onorare la maglia che indossano, nel caso dovessero scendere ancora loro in campo al posto della formazione vera e propria.
Gli ospiti invece possono festeggiare i tre punti conquistati, che servono oltre a risollevarsi in classifica anche per risollevare il morale, mentre i padroni di casa rimangono con l’amaro in bocca, non tanto per la sconfitta rimediata ma per la situazione che attualmente sta vivendo il sodalizio, figlia anche della passata gestione.
I lucani, dopo la partita di oggi, ritornano a giocare tra le mura amiche, contro la Sicula Leonzio, il 20 gennaio con l’auspicio che con l’avvento dell’anno nuovo possa migliorare la situazione in casa Matera e non solo.


Federico Longo