Se nel 2020 si fosse giocato regolarmente a calcio, lo Zimbru Chişinău non avrebbe preso parte al campionato moldavo. Per la prima volta, a causa di grossi problemi finanziari, la squadra della capitale sarebbe stata costretta a rinunciare alla sua stagione. Questo ci ha colpito molto e ci ha spinto a contattare alcuni ragazzi della “Oastea Fiară” (Armata della Bestia), uno dei gruppi che compongono la curva dello Zimbru, per farci raccontare come fosse la situazione. Fra una chiacchiera e l’altra ci è venuta voglia di conoscere meglio la scena del tifo in Moldavia. È venuto fuori un quadro molto interessante, una fotografia vivida della situazione di un Paese in mezzo a influenze e modelli diversi e, in parte, contrastanti.

Quando nasce la scena ultras in Moldavia?

Se vogliamo parlare dei primi sostenitori organizzati bisogna tornare agli anni Ottanta, ai tempi dell’Unione Sovietica, durante le partite casalinghe del Nistru Chişinău (ex nome dello Zimbru). Se invece parliamo della cultura ultras nella Repubblica di Moldavia allora dobbiamo riferirci strettamente alla curva dello Zimbru, che di fatto ha dato vita a tutto il fenomeno. Il 18 agosto 1996 è considerata la data di fondazione della Galleria Zimbru, la prima curva di sostenitori attivi nel nostro Paese. Tutto iniziò quando qualche gruppo di giovani che andavano alle partite allo Stadio nazionale, si è unito sotto il nome “Destroyer ‘96”.

A livello di stile quali erano le ispirazioni?

Il primo stile che si sviluppò sui gradoni era molto vicino a quello britannico: supporto continuo alla squadra, molto alcool e buon sostegno sonoro. Queste sono state le prime caratteristiche della Galleria Zimbru, sia in casa che in trasferta. Con l’avvento di bandiere, striscioni e tamburi, nonché di una nuova generazione di sostenitori più giovani e più attivi, la Galleria ha lentamente iniziato a cambiare il suo stile, da quello inglese verso quello ultras.

Quindi inizia la vera e propria scena ultras moldava.

Da quel momento sono apparsi coreografie, articoli pirotecnici (realizzati in casa), canzoni ispirate alla scena italiana etc. Inoltre, durante questo periodo, la bandiera “Oastea Fiară” è apparsa per la prima volta. Gli anni 2000-2002 furono un periodo di splendore per tutto ciò che riguardava la Galleria Zimbru. In casa c’erano 150-200 tifosi, molto attivi. Ma anche in trasferta, quando abbiamo viaggiato con atteggiamento e passione. Ad esempio, a Tiraspol nel 2002 quando andammo in oltre 80 persone, un record assoluto per la Repubblica di Moldavia a quel tempo.

L’Oastea Fiară a Iași

Poi però è iniziato un brutto periodo.

Sì, il 2002-2003 è stato probabilmente il periodo più buio della storia della Galleria Zimbru. La squadra stava giocando male, c’erano sempre meno giovani in curva e nell’autunno del 2004 il numero di tifosi ha raggiunto poche decine di persone, questo a causa di alcune controversie interne e disaccordi tra i membri della curva.

Come spesso accade, dopo un momento difficile, sono emerse le nuove leve, giusto?

Sì, il 2 dicembre 2004, un gruppo di giovani della Galleria Zimbru, desiderosi di fermare il declino e il caos della curva, hanno deciso di organizzarsi in un gruppo chiamato “Ultra Boys”. Lo spirito ultras e il desiderio di uscire dall’impasse della Galleria, nel minor tempo possibile, hanno dato i loro frutti, e da allora il gruppo “Ultra Boys” è diventato il nucleo e la locomotiva dell’intera curva. L’iniziativa e l’ispirazione dell’UB hanno fatto sì che le cose andassero molto meglio, e l’anno successivo la Galleria Zimbru ha iniziato a crescere non solo come numero di sostenitori, ma anche come qualità del supporto alla squadra.

E oltra alla scena ultras, la Moldavia è diventata anche terra fertile per il fenomeno hools.

Gli “Ultra Boys” sono stati anche la prima brigata a portare lo stile hooligans in Moldavia. Alla fine del 2000 si sono svolte le prime battaglie in stile “fair-fight” (stesso numero di persone, a mani nude, senza oggetti) con Fc Tiraspol e Olimpia Balti.

Quali sono o sono stati i gruppi più importanti della Moldavia?

Se parliamo dei gruppi di tifosi più importanti della Moldavia, dobbiamo darne una panoramica squadra per squadra:

  • Zimbru Chişinău – Oastea Fiara, Ultra Boys, United Family, Bad Boys;
  • Dacia Chişinău  – Noua Legiune, Vandals;
  • Sheriff Tiraspol – Ultras Sheriff;
  • Speranţa Nisporeni – Republica Nisporeni;
  • Fc Tiraspol (club non più esistente) – Green Blood Raiders;
  • Olimpia Balti (club non più esistente) –Young Legion, Red Smoke, Northern Wolves.

Ci furono anche alcuni tentativi di creare gruppi per altre squadre più piccole, ma questi tentativi fallirono e i gruppi non riuscirono a rimanere sulla scena locale.

Oastea Fiară al seguito della nazionale moldava

Parliamo nello specifico del vostro gruppo. Quando nascono gli “Ultras Oastea Fiară”? Quali sono le sue caratteristiche principali?

Il 2008 è un anno significativo per la storia della Galleria Zimbru. Una nuova generazione di giovani pieni di ambizione e desiderio di spostare le cose, sta iniziando a manifestarsi all’interno della Galleria. Insieme ai membri fondatori dei “Destroyer ‘96”, viene presa la decisione di riorganizzare il gruppo sotto il nome di “Oastea Fiară”, preservando le tradizioni e i valori del vecchio raggruppamento, ma adottando una modalità ultras al 100%.

Di che numeri stiamo parlando?

Inizialmente il gruppo era piccolo e contava circa 10 persone, ma presto, sull’onda delle manifestazioni anti-comuniste nel 2009, il gruppo ha iniziato a crescere rapidamente. Questo principalmente perché la brigata si è identificata come un gruppo nazionalista rumeno, e questo ha attratto molti giovani. In breve tempo il gruppo ha raggiunto oltre 30 membri attivi e la possibilità di arrivare fino a 100 persone alle partite. Oggi il gruppo ha circa 15 persone, soprattutto nuove generazioni, perché i primi membri sono andati all’estero. Ma questo è un fenomeno negativo che riguarda l’intero paese e tutto il movimento ultras.

Quali sono le vostre influenze (Italia/Russia/Balcani/Romania/altro)?

Il fenomeno in Repubblica di Moldavia è in simbiosi tra stili orientali e occidentali. Qui possiamo trovare sia lo stile ultras dell’Europa occidentale, ma anche il fenomeno hools che arriva da Est. Ciò è dovuto principalmente all’influenza culturale sia rumena che russa. Storicamente la popolazione è orientata verso questi due centri linguistici e culturali, che hanno anche influenzato la scena locale. Sicuramente i primi gruppi erano orientati verso la scena rumena: canzoni, spettacoli pirotecnici, coreografie, stile ultras etc. Con lo sviluppo di internet e l’emergere di centinaia di film con “fair-fight” nella foresta in Russia, il fenomeno degli hools è diventato sempre più interessante per i locali. Pertanto, possiamo affermare con certezza che la scena locale si è sviluppata sotto l’influenza di queste due correnti.

Avete amicizie con altri gruppi?

Sulla scena locale, lo Zimbru non ha amici, tranne i ragazzi dello Speranţa Nisporeni, che sono in stretto contatto con i ragazzi di “Oastea Fiară”, uniti principalmente da idee nazionaliste. Basata sugli stessi principi e valori, c’è l’amicizia tra “Oastea Fiară” e “Baietii Veseli” del Politehnica Iași  (Romania) nata nel 2010. Da quel momento ci sono stati molti viaggi a Iași  e Chișinău. Abbiamo anche fatto viaggi insieme in Europa – Sofia, Salisburgo e Salonicco (al seguito dello Zimbru) o Split, Croazia (con il Politehnica).

Contro i nemici di sempre dello Sherif Tiraspol

E fuori dalla Moldavia e dalla Romania?

Abbiamo stretti legami con i ragazzi slovacchi del Dukla Banska Bystrica, un gruppo con il quale abbiamo stretto amicizia a seguito della partecipazione al torneo di calcio tra i tifosi di Leopoli, in Ucraina. Ad est, in Ucraina abbiamo stretti legami con Čornomorec’ Odessa e Vorskla Poltava. Qui possiamo dire che la nostra amicizia ha portato allo sviluppo del fenomeno degli hools e che i nostri ragazzi hanno partecipato a molti fair-fight equi, organizzati in Ucraina.

E invece le rivalità più forti quali sono?

I più grandi nemici sono sicuramente lo Sheriff Tiraspol e Dacia Chișinău. Ma se i sostenitori del Dacia rispettano ancora i principi degli ultras e degli hooligan, quelli dello Sheriff sono controllati al cento per cento dalla direzione del proprio club, e per questo li odiamo ancora di più. Alcuni anni fa allo Sheriff Tiraspol con l’aiuto delle guardie dello stadio è riuscito di attaccarci dopo la fine della partita. C’erano circa 200 persone e noi eravamo più o meno 50. Certo, abbiamo perso per la prima volta lo scontro diretto con i nostri nemici, ma abbiamo imparato. Più di un anno dopo ci siamo vendicati e li abbiamo attaccati durante un loro viaggio in Moldavia. Dopo purtroppo abbiamo avuto grossi problemi con la polizia. Quelli di Tiraspol ci hanno “dato” alla polizia e una mattina più di 20 ragazzi si sono svegliati con gli agenti alla porta – ci sono state perquisizioni e detenzioni. Siamo stati persino condannati con reati penali. Un’ultima cosa interessante: come risultato dell’amicizia fra Zimbru Chișinău e Politehnica Iași è nato l’asse fra Dacia Chișinău – Oţelul Galaţi. Possiamo dire con certezza che grazie a noi è stata creata l’amicizia tra Dacia e Galaţi, che sono i nemici mortali di Iași.

Intervista raccolta da Gianni Galleri
Curva Est