Un gruppo ormai saldo nella realtà della serie D e un’interessante nuova realtà; così si presenta la partita tra il Real Monterotondo Scalo e la matricola Fossombrone, che non sta affatto sfigurando in questo avvio di campionato.

Gli ultras marchigiani, la cui squadra è inserita nel girone F di quarta serie, sono oggi ospiti all’”Ottavio Pierangeli” di Monterotondo Scalo, e la loro presenza mi incuriosisce dal momento che non ho ricordo di realtà di tifo organizzato in passato attive al seguito dei biancoblù nemmeno a cavallo fra le stagioni 2006/2007 e 2010/2011 quando, sotto la presidenza dello stilista belga Dirk Bikkembergs, la squadra visse il suo periodo di massima notorietà. Di contro i padroni di casa possono contare sul solito manipolo di ultras che ormai da diversi anni segue assiduamente le sorti dello “Scalo” ed a dispetto del numero, cercano di essere presenti in ogni trasferta, cosa a queste latitudini affatto scontata.

Arrivo quasi una mezz’ora prima del fischio d’inizio e nel piazzale antistante il settore ospiti vedo già un gruppo di ultras ospiti con tanto di bandiere che scelgono di entrare nella stessa tribuna dei locali anziché in quella ospite, più bassa e decisamente meno ospitale. Prendono quindi posto nella parte più estrema rispetto agli ultras rossoblù, praticamente nel lato subito dopo l’entrata nel settore dove, dietro l’insegna principale degli ULTRAS BOTTY CLUB ’94 sventolano un paio di bandieroni.

Quando le squadre entrano in campo entrambe le fazioni colorano il settore sventolando bandiere: per i padroni di casa un bandierone rossoblù e varie bandierine coi medesimi colori, mentre per gli ospiti tre bandieroni di varie dimensioni. Nel primo tempo tutte e due le parti cantano continuamente per una decina di minuti buoni, poi le tifoserie calano con i cori dei padroni di casa che diventano troppo sporadici così cercano di ovviare sventolando le bandierine; invece gli ospiti, pur non facendo mancare qualche pausa, sono decisamente più continui con dei bei battimani ad accompagnare i cori e di tanto in tanto sventolano pure i bandieroni a dare quel tocco di colore in più al settore.

Nella seconda parte di gara gli ultras del Monterotondo Scalo cercano di essere più continui intonando diversi cori, soprattutto all’inizio, anche se poi il tifo vivrà di fasi alterne ma vanno sicuramente meglio rispetto alla prima frazione, difatti effettueranno dei discreti battimani ed inoltre sventoleranno il bandierone e le bandierine più di una volta.

Gli ospiti dal canto loro continueranno a tifare in maniera discreta effettuando diversi battimani ed il numero delle pause calerà ulteriormente seppur non a scomparire, ma quando al minuto settantadue Casolla gonfierà la rete che deciderà la partita, esulteranno in maniera incredula ed oltre ad aumentare i decibel, coloreranno ancora più il settore fino al triplice fischio finale, mentre i padroni di casa usciranno definitivamente di scena.

Una volta terminata la partita i giocatori rossoblù si dirigeranno a testa bassa verso lo spogliatoio non dimenticando di salutare i propri ultras che nel frattempo hanno tolto striscioni e stendardi, mentre dalla parte ospite, giocatori ed ultras festeggeranno insieme questa importante vittoria che fa salire il Fossombrone in terza posizione, la stessa del blasonato Campobasso.

Per gli ultras invece un’importante presenza e prestazione, diciamo un buon viatico per il proseguo della stagione, di certo molto interessante sotto il profilo ultras in un girone dove il divertimento non mancherà di certo. Personalmente sarei curioso di vederli pure tra le mura amiche, magari con una tifoseria navigata, ancor più per il fatto di non essere mai stato al “Marcello Bonci” di Fossombrone, ma la stagione è ancora lunga e nella vita non si può mai sapere…

Finisce così la mia giornata ultras nelle cosiddette serie minori che proprio minori non sono visto che sanno ancora regalare sorprese, conferme ed emozioni sotto il profilo ultras.

Marco Gasparri